Il cambiamento era nell'aria e alla fine l'annuncio – che getterà nel panico gli amanti delle celebri zampette di maiale croccanti servite presso il Bistro Bruno Loubet – è arrivato a darne conferma. Siamo a Londra, dove lo chef francese Bruno Loubet ha saputo guadagnarsi un posto tra le stelle della ristorazione internazionale, dopo una formazione improntata all'alta cucina francese, il riconoscimento Michelin per l'Inn on the Park al Four Seasons Hotel, qualche anno in Australia e un rientro nella capitale inglese con le idee ben chiare.
RISTORAZIONE SOSTENIBILE: IL GRAIN STORE
Dal 2010 lo chef bordolese si è lanciato nell'avventura del Bistro Bruno Loubet all'interno dello Zetter Hotel, trasformandolo presto in una delle tavole più attraenti per gli amanti della cucina gourmet. Poi un anno e mezzo fa, forte dell'apprezzamento di critica e pubblico, ha dato spazio ad un'attitudine tenuta in disparte per molto tempo, in attesa che la scena londinese fosse pronta per recepire il messaggio di una cucina improntata sulla sostenibilità e sulla conseguente diminuzione di carne e ingredienti di origine animale (che incontra in pieno i dettami del nuovo movimento “reducetariano”, esploso proprio nel mondo anglosassone qualche settimana fa).
Così dietro King's Cross, in un’area in tumultuoso sviluppo immobiliare e a fianco di un’importante scuola d’arte è nato il Grain Store, insignito lo scorso anno del Sustainable Restaurant Awards: un ristorante da duecento coperti incentrato principalmente su una proposta vegetariana, ad eccezione di poche pietanze di carne e pesce ancora in carta.
Almeno fino allo scorso gennaio, quando dalle pagine dell'Independent lo chef annunciava la rinuncia completa all'utilizzo di carne e pesce, per presentare un menu di primavera vegetariano nel senso ortodosso del termine. Con l'idea di moltiplicare il concept con nuove aperture distribuite nel Paese e determinare così il successo della ristorazione sostenibile.
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LA CUCINA VEGETARIANA È IL FUTURO DELL'ALTA RISTORAZIONE?
L'obiettivo di Bruno Loubet non suonerà nuovo a chi negli ultimi mesi abbia seguito il percorso di Alain Ducasse, convinto sostenitore di un'alta cucina leggera, salutare e sostenibile, tanto da eliminare la carne dal menu del celebre ristorante parigino Plaza Athenee. Un'idea di cucina peraltro al centro delle riflessioni dell'ultima edizione di Identità Golose, che proprio in Alain Ducasse ha visto il suo ospite d'onore.
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DA BISTRO BRUNO LOUBET A GRAIN STORE UNLEASHED
Tornando a Londra, l'ultima decisione di Bruno Loubet è quella di trasformare il Bistro dell'hotel Zetter in uno spin-off del Grain Store. Il ristorante servirà il suo ultimo pasto il 6 aprile, prima di lasciare il posto al Grain Store Unleashed.
In carta soprattutto proposte vegetariane, ma anche qualche piatto a base di carne (almeno all'inizio), un servizio diluito in tutta la giornata – da colazione a cena – e per la sera due menu degustazione da 6 o 8 portate.
L'esperimento si presenta al pubblico londinese come temporary restaurant, poi lo spazio ospitato dallo Zetter sarà pronto a rinnovarsi ancora una volta.
Grain Store UnleashedÂÂ | The Zetter Hotel, 86-88 Clerkenwell Road, LondraÂÂ | dal 13 aprile 2015ÂÂ | www.grainstoreunleashed.com