L'impero di Gordon Ramsay arriva a Dubai
C'è un posto al mondo dove la fama di Gordon Ramsay non sia in grado di arrivare? Evidentemente no, se il più celebre star chef televisivo continua a stringere collaborazioni internazionali e snocciolare aperture importanti in barba alle recenti disavventure finanziarie che negli ultimi mesi hanno rischiato di minare il suo impero.
Stavolta lo chef inglese che ha letteralmente “trovato l'America” sul suolo statunitense esporta a Dubai uno dei suoi brand di punta, il Bread Street Kitchen, aperto per la prima volta a Londra (dove possiede e gestisce 14 ristoranti) e rapidamente replicato in estremo Oriente, a Hong Kong e Singapore. Il quarto locale della serie aprirà all'interno del lussuoso resort Atlantis The Palm già il prossimo autunno, grazie all'accordo siglato con la proprietà del complesso alberghiero, ingolosita dagli standard qualitativi assicurati dalla brigata alle dipendenze di Ramsay (e molto più probabilmente dal richiamo internazionale garantito dal bellicoso chef).
Informale e accessibile. Bread Street Kitchen nel resort delle meraviglie (gastronomiche)
A far notizia è principalmente il format su cui una realtà esclusiva come quella dell'Atlantis sceglie di scommettere per conquistare la propria facoltosa clientela: niente lusso estremo (e nel gruppo di Ramsay si contano anche insegne molto blasonate), ma una proposta informale e accessibile com'è la cucina del Bread Street Kitchen di Londra, improntata alla moderna gastronomia europea e allineata al gusto britannico in abbinamento a cocktail creativi che saranno protagonisti dell'area bar. Ma c'è pur sempre da ricordare che il resort – 46 ettari complessivi e un immenso parco acquatico con ristorante affacciato sui fondali marini (Ossiano) - già annovera nel suo parco ristoranti e bar ben 23 proposte, tra cui spiccano Chef Nobu e lo stellato Giorgio Locatelli, ed è per questo considerato la meta gastronomica più ambiziosa di Dubai, dall'anima multiforme e l'incontro delle più disparate cucine del mondo.