Un impero della ristorazione targato Gordon Ramsay
In Italia per ora è arrivato solo a Castel Monastero, in terra senese, nel mondo conta 38 ristoranti. Un impero che Gordon Ramsay ha saputo costruire – a partire dal flagship restaurant di Chelsea, tre stelle negli ultimi dodici anni - intorno alla sua lanciatissima carriera televisiva, prototipo della chef star (in tempi non sospetti) che non deve chiedere mai. Personalità burrascosa e grande ascendente nel panorama gastronomico internazionale negli ultimi mesi lo chef inglese si è fatto notare per le questioni finanziarie che sembravano aver minato la solidità del suo business, il cui fulcro si articola principalmente tra Stati Uniti e Gran Bretagna.
E invece, dopo le dichiarazioni delle scorse settimane che lo vorrebbero presto anche a Singapore e Macau, Shangai e Beijing (nonché alla guida del terzo ristorante del concept Maze Grill a Londra), Ramsay rinsalda la ribalta e annuncia la prossima apertura all’interno dello storico Grand Hotel di Bordeaux, nel cuore del Triangolo d’Oro della nota capitale vinicola francese.
Il Grand Hotel di Bordeaux e Le Pressoir d’Argent
Per la seconda volta – dopo il bistellato Trianon di Versailles – lo chef arriva in Francia, con l’obiettivo di coniugare la sua idea di alta cucina con una delle proposte vinicole più prestigiose del mondo. E infatti il ristorante cofinanziato da FIB (Fiancere Immobiliere Bordelaise) servirà piatti realizzati con ingredienti di stagione in abbinamento con grandi etichette, sostituendosi alla precedente offerta ristorativa de Le Preissoir d’Argent, celebre per le aragoste blu presentate vive al commensale e poi fritte per servirle con la salsa ricavata pressando il crostaceo stesso. La cucina del ristorante, attivo fino a qualche tempo all’interno dell’hotel, è attualmente chiusa e aspetta il passaggio di consegne con l’entusiasmo che Michael Onyan (proprietario del Grand Hotel) non riesce a nascondere. In una location importante, che punta a rilanciarsi come imperdibile meta gourmet: l’edificio costruito nel XVIII secolo proprio di fronte al Teatro dell’Opera era stato restaurato nel 2007, recuperando il fascino antico.
E a pochi metri da qui, all’interno del boutique hotel Le Grand Maison, anche Joel Robuchon ha aperto lo scorso dicembre un ristorante in partnership con Bernard Magrez.
La riapertura del Pressoir d’Argent (si chiamerà ancora così?) invece potrebbe arrivare in concomitanza con Vinexpo, alla metà di giugno 2015.