Perché dopo settimane che spopola in Italia e almeno un mese all’estero, siamo qui a parlare ancora di girl dinner? Perché il fenomeno non si è arrestato, anzi si è diffuso ancora di più. Per capirlo basta darvi un numero: 1.8 miliardi. Cosa sono? Le visualizzazioni dei video sotto l’hashtag #girldinner. Ma di cosa si tratta e perché è diventato virale?
Girl Dinner cos’è
Tutto è partito da Olivia Maher che su TikTok pubblicò un video di 15 secondi in cui raccontava il suo pasto della sera fatto di pane, formaggio, olive, uva e un bicchiere di vino, quello che lei ha anche definito pasto “contadino medievale”.
Sono bastati pochi secondi per far schizzare il contatore di TikTok a oltre un milione e mezzo (nel momento in cui scriviamo) di visualizzazioni. Tutte hanno imitato Olivia Maher riportando le loro #girldinner principalmente realizzate con cibo avanzato o messo insieme a caso in un unico piatto. Ed è così che la frutta si combina con il formaggio, i cetrioli con il prosciutto e i wurstel, i noodles con le chips; qui si abbonda di patatine, coca-cola, tristi cetrioli avvolti in fettine di formaggio. Ed è tuto uno sfoggiare di microonde, friggitrici ad aria come se piovessero e cibo in scatola che vi lasciamo immaginare.
Girl Dinner da fenomeno sociale ad antica abitudine alimentare
Dietro a ricette svuotafrigo e cibo consolatorio c’è un mondo di giovani donne che si racconta. Il fenomeno in realtà è lo specchio delle abitudini alimentari delle ragazze in tutto il mondo. E come sono? Ve lo diciamo noi: discutibili. Il fatto però è un altro. Posto che il pot pourri di ricette (o pasti) social sia di basso livello, c’è un particolare che tutti hanno tralasciato, che è quello del pasto contadino medievale che Oliva Maher cita nel suo video.
@liviemaher #girldinner #medievaltiktok ♬ original sound - Olivia Maher
Ma nel Medioevo si mangiava davvero così? Abbiamo raggiunto Luca Cesari, giornalista e storico della gastronomia, che ha rimesso tutti in riga: TikToker, dinner’s girls e tanti altri.
Innanzitutto, bisogna fare una premessa: “Il Medioevo è estremamente lungo, è durato mille anni”, dice Cesari, e ha coinvolto tante nazioni e culture in tutto il mondo, ciò vuol dire che il contadino medioevale greco non mangiava quello che mangiava l’inglese e viceversa.
Altro disclaimer da prendere in considerazione è che “ci sono pochissime fonti che raccontano quello che mangiavano i contadini nel Medioevo”. Basterebbe già questo a smontare quello che asserisce Maher nel suo video.
La frase che ha attratto la nostra attenzione, però, è stata quella sul pane e formaggio. Oliva Maher nel video sostiene che nel Medioevo non si mangiava altro che pane e formaggio, cibi che mostra orgogliosamente nel suo video su TikTok. A detta di Luca Cesari, non era proprio così: “I formaggi si mangiavano ma nel Medioevo si tendeva a consumare quelli freschi come la ricotta, ad esempio, perché non potevano essere conservati e non si potevano vendere”. Quindi, bocciato il formaggio stagionato della Maher.
Il pane: sì, si mangiava, ma “il pane bianco era il sogno del contadino nel Medioevo, che produceva un pane molto scuro, spesso realizzato con farina più povera derivante da grano non sfiorito o da altri cereali come la segale”.
Ma tutto questo sicuramente non era alla base del pasto di un contadino medievale. Le pietanze principali erano due, come ci racconta Luca Cesari: “le zuppe, realizzate lessando tutto insieme verdure, carne etc.. e che si versavano sul pane secco o abbrustolito. E le puls, una sorta di polenta fatta con orzo, segale, miglio in cui si univano anche fave, legumi condite in vari modi, ad esempio con cipolla soffritta in lardo o olio”.
E il vino rosso? Sì, quello c’era ma “non sappiamo di cosa sapesse!”.