«Onorato e orgoglioso di contribuire quotidianamente alla valorizzazione della cucina italiana con il mio lavoro». È il commento a caldo di Giovanni Angelucci cui è stato attribuito il premio Gianni Fossati nell'ambito del concorso giornalistico istituito in memoria del giornalista deceduto a causa del Covid nel 2020. "Il giovane abruzzese, già volto noto del piccolo schermo per i suoi programmi tv di cucina e viaggio intorno al mondo su Gambero Rosso Tv - afferma la giuria dell'Accademia Italiana della Cucina Italiana che ha istituito il concorso - ha ricevuto il riconoscimento, giunto al quarto anno, per l’impegno nel suo lavoro con il quale valorizza quotidianamente la cucina italiana" (per seguire Mangio tutto tranne, il programma di Angelucci sul Gambero Rosso tv, andate qui).
Angelucci: l'entusiasmo del primo assaggio
Durante la cerimonia di premiazione, che si è svolta lo scorso 7 novembre a Milano, Angelucci lancia un appello e un "auspicio" ai colleghi che si occupano di comunicazione: «Abbiamo la fortuna di svolgere uno dei lavori più belli e romantici del mondo, proviamo a mantenere lo stesso entusiasmo delle prime interviste fatte, dei primi articoli scritti e delle prime cene importanti condivise. Perché sarà quando non ci stupiremo più di cotanta meraviglia che sarà allora giunto il momento di farci delle domande. Per il momento, però, io ho più fame di ieri e sono pronto per ricominciare a viaggiare insieme a voi domani. Buon appetito e viva la cucina italiana!». Con lui sono stati premiati anche la direttrice de Il Gusto Eleonora Cozzella e la giornalista e scrittrice Camilla Baresani.
"In cerca di nuovi sapori e odori da divulgare"
Alla penna del gastronomo teatino è stato riconosciuto il valore di essere una delle voci che più si sono distinte «per il loro impegno alla riscoperta e alla valorizzazione delle abitudini e tradizioni gastronomiche italiane», spiega il presidente dell’Accademia, Paolo Petroni. "Giovanni Angelucci, approdato ormai da qualche anno sulla scena televisiva, continua a raccontare con passione e dedizione le molteplici storie attorno a cuochi, produttori, ingredienti, tradizioni gastronomiche e continua imperterrito a compiere il giro del mondo in cerca di nuovi sapori e odori da divulgare", spiega la motivazione di Accademia della Cucina Italiana.