È Gino Sorbillo ad annunciare l’inaugurazione della sua nuova pizzeria a Napoli. Non una notizia fuori dall’ordinario di per sé, Sorbillo ha ormai un impero in giro per il mondo (di poche settimane fa l’apertura mondana di Casa Sorbillo Vol.3 a Milano), ma una notizia per l’omaggio che Sorbillo ha voluto fare alla storica arte presepiale di San Gregorio Armeno. La nuova insegna, infatti, si chiama Presepe Napoletano Pizzeria Ostaria ed è nel Palazzo Spinelli, in via Tribunali 359, angolo Vico Fico del Purgatorio, a pochi passi dalla sede storica della pizzeria di famiglia, dalla via dei presepi e dalla famosa testa di Pulcinella di Lello Esposito. Il cartello dell’insegna è un altro omaggio alla città, con i tratti stilistici dell’ultimo dei numerari napoletani, Pasquale De Stefano (noto artigiano che produce le targhe dei prezzi per i più famosi mercati della città).
Cosa si mangia da Presepe Napoletano Pizzeria Ostaria
L’inaugurazione lo scorso mercoledì, festeggiata, tra gli altri, con il noto cuoco napoletano, Mario Avallone, e con un maestro dell’arte del presepe come Marco Ferrigno, della storica bottega di San Gregorio Armeno. Intriso di napoletanità anche il menu, che, qui riprende alcune delle specialità introdotte già nelle nuove pizzerie milanesi e inserisce alcune novità.
C’è la pizza, ovviamente, ma ci sono anche i “tianielli”, termine che in Campania indica piccoli tegami di terracotta utilizzati per cuocere ricchi primi piatti di festa con pasta e sughi di carne.
Dopo un antipasto con i fritti della tradizione partenopea, una lista di rivisitazioni della Margherita che vanno da 6.50 a 10.50 euro: la firma della casa è la Margherita Presepe Napoletano, con fiordilatte di Agerola, cacioricotta stagionata sul cornicione, extravergine del Cilento e basilico; ma nella proposta anche versioni più mondane, come la Margherita con pancetta di Patanegra e carciofini pugliesi. Chi non opta per la pizza può scegliere appunto i tianielli, che sono considerati piatti unici, con le candele spezzate e il ragù napoletano o la carne alla genovese, oppure primi e secondi come la pasta e patate e le polpette. Nella piccola lista del bere, birra, vini del Vesuvio e bollicine.