Classe 1995, di Pozzuoli, radicata (è proprio il caso di dirlo) ad Ancona. Maria Teresa Di Fraia, gelatiera emergente per la guida Gelaterie d'Italia 2025 del Gambero Rosso, ha scelto un nome impegnativo per la sua gelateria: Gelati Radicali. Una decisa manifestazione di intenti, senza timore alcuno. Lei che le radici con la natia Pozzuoli le ha troncate ben presto per seguire prima le tecniche di cucina dell’Alma e poi, sempre su Parma, impegnarsi nella laurea in Scienze Gastronomiche. Non paga si iscrive all’Università di Wageningen per un’ulteriore specializzazione in legislazione alimentare.
Intanto il tarlo della passione va ad annidarsi nei suoi pensieri grazie ai ricordi della bontà del gelato di Ciacco, alimento di conforto ai tempi degli studi parmensi (qui le migliori gelaterie di Parma). Nel 2020 la pandemia sconvolge il mondo e forse anche i suoi piani. Vede così un’occasione iscrivendosi al corso di Alta Formazione per gelatiere alla Cast di Brescia. Una volta terminato, anche in questo caso, non fa in tempo a metter radici: ci sono ancora cose da apprendere, un mestiere da imparare, idee da metter in moto ed esperienze da fare. Nelle Marche arriva per realizzare un breve stage dal super gelatiere Paolo Brunelli e si innamora di Ancona grazie al Passetto, una scenografica scalinata che porta giù all’Adriatico, tra le grotte dove pescatori e amanti del mare tengono le loro piccole barchette, in anfratti naturali occupati dall’uomo come il paguro occupa una conchiglia abbandonata.
L'apertura di Gelati Radicali nel 2022
Non lontano da lì trova un micro locale che sembra cucirsi addosso alle sue esigenze: centrale ma defilato, piccolo come il passo che bisogna intraprendere quando si è ancora giovani, neanche trentenni, evitando di farlo più lungo della gamba. È l’agosto del 2022 quando la lavagna a caratteri mobili indica le sue prime creazioni sottozero. I pozzetti sono una decina, pochi per accogliere tutte le idee ma non c’è fretta. Si lavora sulla maturità delle frutta e sulla creatività del momento che invariabilmente punta a valorizzare quello che c’è sul territorio. Senza forzature.
Così la “crema radicale” è addolcita dal miele del Conero e profumata con un goccio di Varnelli, liquore all’anice molto amato dai marchigiani. La “nuvola lattica di robiola” incontra la confettura di visciole, le locali ciliegie selvatiche che in primavera punteggiano di bianco le colline della regione. Gusti che esaltano la materia prima: sia essa la ricotta da abbinare al limone oppure il pistacchio.
Lo stile è nitido: lo zucchero è dosato con grande parsimonia senza perdere in cremosità e l’acidità della frutta non è corretta così come i suoi aromi. L’assaggio, ad esempio, del gusto prugna resta folgorante per la precisione con cui restituisce la sensazione del frutto fresco. Di certo a Maria Teresa non fa difetto il coraggio delle idee: il caffè senza caffè è realizzato con la cicoria ma la suggestione è la stessa. Anche la zucca viene mantecata ma solo quando è più dolce, in una piccola finestra d’autunno. La coppetta o i coni accolgono creazioni lontane dalle rassicuranti ondate di panna e zucchero in eccesso. Gelati che starebbero benissimo sulla tavola in accostamenti creativi con piatti adeguati. Gelati che non seguono le mode e che puntano alla profondità del gusto. Gelati che sanno farsi ricordare. Ha ragione Maria Teresa: gelati radicali.
Gelati Radicali - Ancona - Corso Giovanni Amendola, 5 - 3495379372