Acceleratore di start up. Cos'è
È il momento di investire sul comparto alimentare. Almeno da qualche anno, per dir la verità. E in passato vi abbiamo raccontato a più riprese come il panorama delle food start up, in Italia e all'estero, stia rapidamente contribuendo a rinnovare (implementare) il nostro approccio al cibo, che si tratti dell'ultimo ritrovato tecnologico per migliorare le prestazioni agricole o dell'app di turno che gioca sulla genuina ossessione per ristoranti e ritrovi gourmet, che ormai non risparmia nessuno.
Ma il mondo delle giovani imprese che scommettono sulle potenzialità economiche del settore alimentare è ben più vasto, e spesso vede in prima linea tutti quei giovani creativi che hanno voglia di mettere in campo le idee pur non disponendo di grandi risorse da investire. Qui entrano in gioco i cosiddetti acceleratori di startup, incubatori protetti che premiano le iniziative più coraggiose e originali, monitorando i primi passi, le prime tappe dello sviluppo, fino al lancio sul mercato. Future Food Accelerator è la realtà bolognese che qualche giorno fa ha debuttato in Europa, presentandosi al cospetto di una platea di imprese, istituzioni e innovatori digitali tutti accomunati dall'interesse per il cibo, riuniti a Bruxelles nella sede della Regione Emilia Romagna nella capitale belga. L'acceleratore verticale made in Italy aveva già avuto modo di presentarsi sulla scena nazionale lo scorso dicembre, intervenendo in occasione dell'Open Summit Startup Italia!, ma in Europa ha trovato il sostegno del Future Food Institute, l'organizzazione no profit che studia le tendenze del food e si impegna per costruire un futuro migliore proprio a partire dall'innovazione alimentare.
Future Food Accelerator. Le prossime call
Come? Per esempio contando sul lavoro di realtà come quella bolognese, che ha già indetto le prossime call (c'è tempo fino a marzo per presentarsi) destinate a tutte le neoaziende con progetti originali: ad aprile (fino a giugno) appuntamento per chi opera nel food retail, poi, il prossimo autunno, si parlerà di cibo del futuro, tra impatto ambientale e sostenibilità economica. Le realtà ritenute più innovative potranno usufruire della consulenza di esperti, ricevere un'adeguata formazione sulle strategie di social media marketing, entrare in contatto con le grandi imprese del settore. L'iniziativa è stata ideata e promossa da un team tutto italiano, guidato da Andrea Magelli e Sara Roversi (che oltre dieci anni fa hanno deciso di supportare lo sviluppo dell'impresa alimentare) e ha ricevuto la benedizione di Paolo De Castro, comparso in video a Bruxelles per introdurre l'iniziativa agli investitori internazionali. Siete pronti a realizzare i vostri sogni?