Zucca, tartufo, castagne e vino novello, e poi loro, i re dei boschi, protagonisti di piatti che sono tra le ragioni migliori per amare l’autunno, anche se le temperature scendono e le ore di luce diminuiscono. Ovviamente parliamo dei funghi porcini, irresistibili nella semplicità di un carpaccio accarezzato da un buon extravergine e una spruzzata di limone come arrostiti sui carboni (ma va bene pure una piastra casalinga), panati e fritti a mo’ di carnose bistecche vegetali, nel condimento di primi di pasta fresca fatta in casa.
La disponibilità e il prezzo di mercato dipende da diverse variabili, in particolare il grado di piovosità di fine estate, e per render loro l’onore che meritano occorrono una certa maestria e una mano esperta e delicata che ne valorizzi appieno il sapore e la consistenza. Ecco le migliori interpretazioni in terra d’Abruzzo nelle loro aree di elezione, dai Monti Gemelli al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, fra le province dell'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, dove è possibile togliersi ogni voglia in tema con piatti di tradizione e versioni più originali.
Dove mangiare i funghi porcini all'Aquila e dintorni
L'Angolo d’Abruzzo
Dalle numerose bottiglie esposte lo sguardo si distoglie solo per la cloche in vetro con il tartufo. Il suo profumo non si sente fino a quando viene portato in tavola e fatto a lamelle per arricchire l'uovo in camicia, la chitarra di Solina, la dadolata d'agnello. La cucina di Valerio Centofanti - alla guida di uno dei ristoranti più solidi e affidabili dell'entroterra abruzzese - è concreta e succulenta sul fronte della tradizione e della valorizzazione dei prodotti della montagna e dei boschi circostanti, per esempio il porcino, altro protagonista del menu proposto fritto, alla brace o crudo con succo di limone. O erbe spontanee come orapi e cicoria selvatica, o ancora l'amaro di genziana per concludere il pasto. La cantina è poderosa.
L'Angolo d’Abruzzo - Carsoli (AQ) - p.zza A. Moro, 8 - 0863 997429 - langolodabruzzo.com
Taverna de Li Caldora
Per arrivare dai Caldora si attraversano stradine, scalinate e vicoli ornati da balconcini fioriti, nel mezzo del suggestivo borgo. La salita richiede buone gambe, ma la terrazza panoramica ripaga la fatica. Come la ripaga la cucina, schietta e solida: ricotta, agnello e funghi tra i capisaldi della proposta. La prima è servita in cestelli di vimini, il secondo è ottimo alla brace e verace nelle sue preparazioni con le interiora. I cardoncelli sono fritti o uniti al tartufo nelle paste tirate a mano. La cantina premia le referenze regionali e il servizio è professionale e alla mano al contempo, come ci si aspetta in un posto così.
Taverna de Li Caldora - Pacentro (AQ) - p.zza Umberto I, 13 - 0864 41139 - Facebook
Elodia
L'esperienza nella sala minimalista ed elegante di Palazzo Cipolloni Cannella sa di casa e di cucina della nonna ma in chiave evoluta, con classici che in menu recano la data di creazione: il pollo del 1974 è cotto in casseruola, semplice nell'aspetto e franco nel sapore. Nel 2000 c'è il brodo di gallina delle "scrippelle 'mbusse", con due crespelle con cuore sapido di formaggio e l'aggiunta della scorza d'arancia arricchisce il piatto, del 2008 è il fritto (pecorino in pastella croccante e lattuga liquido). Ma ci sono pure l'agnello alla “saffrana”, porcini e caffè Frasi e le "sparre” allo zafferano dell’Aquila e porcini. Due sommelier in sala guidano il cliente tra referenze locali conosciute e chicche poco note.
Elodia - L’Aquila - c.so Vittorio Emanuele II, 9 - 0862 1911900 - Facebook
Da Lincosta
A ridosso del centro storico, questa piccola e curata osteria è gestita da Romina Muzi che in cucina è affiancata dal figlio Emanuele, e dal marito Gianluca Marrone in sala. Vi guideranno in un pasto legato alla tradizione ma con alcuni spunti fantasiosi che fanno leva anche su ortaggi e verdure provenienti dal piccolo orto urbano di famiglia. Da assaggiare, tra gli antipasti, porcini e patate, poi i tortelli ripieni di ricotta con piselli, asparagi e fave o l’agnello panato e fritto o al forno. I dolci hanno la capacità di stupire, grazie al talento di Federico Marrone che ha già meritato alcuni riconoscimenti: cioccolato, amarena e verbena, millefoglie o crostata al mango da abbinare con un’ottima ratafià locale. Carta dei vini incentrata sul territorio con qualche buona etichetta nazionale.
Da Lincosta - L’Aquila - p.zza Antonelli, 6 - 0862 204358 - dalincosta.it
Lo Scalco dell'Aquila
I ravioli con zafferano e porcini sono tra le specialità di questo ristorante nato come Delfina nel 1939 e oggi con un nuovo nome e una gestione compatta che ha portato avanti la lunga tradizione della casa nonostante i cambi di location e la drammatica congiuntura del terremoto del 2008. È una tavola che valorizza con ottimi risultati i prodotti locali attraverso diversi menu e una carta invitante, piccola e centrata, dove trova spazio anche il pesce. Frequenti le serate a tema e gli incontri con artisti. Curata carta vini, catering e banqueting.
Lo Scalco dell'Aquila - L'Aquila - via Minicuccio d'Ugolino, 2 - 0862 1960991/328 3974129 - loscalcodellaquila.com
Dove mangiare i funghi porcini a Chieti e dintorni
La Grotta dei Raselli
La "grotta" c'è davvero, ed è un angolo dove la cena diventa un momento di rara atmosfera. Ma tutto il locale è suggestivo, con camino e muri in pietra, e la cucina, un trionfo di pura tradizione abruzzese, non è da meno. I salumi e formaggi in apertura, le paste fatte in casa e le carni locali valgono il viaggio: "rintrocilo" di Solina, gnocchi di ceci con porcini e tartufo, stinco di vitello con erbe della Majella, cacciagione. Tenete uno spazio per i dessert. Cantina ricca, servizio amorevole, bed and breakfast di proprietà.
La Grotta dei Raselli - Guardiagrele (CH) - fraz. Comino - via Raselli, 146 - 0871 808292 - lagrottadeiraselli.it
La Torre di Pretoro
Gestito con amore da Patrizia Salvatore, questo suggestivo locale, in uno dei Borghi più Belli d'Italia, riscuote unanimi consensi. Strutturato in più livelli, ha varie sale al piano terra (fra cui una ricavata nella roccia), una al primo piano, con belle travi a vista, e una terrazza panoramica. I piatti, ispirati alla tradizione, cambiano secondo le stagioni. Ricordiamo i saporiti salumi, gli gnocchi di patate con funghi e tartufo, i ravioli funghi e zafferano, l'agnello scottato, la pizza dolce. Nel periodo autunnale, cacciagione e tartufi. In cantina etichette regionali e nazionali. Prenotare.
La Torre di Pretoro - Pretoro (CH) - rua di Livio, 1 - 350 1977111 - torredipretoro.it
Dove mangiare i funghi porcini a Pescara e dintorni
Osteria La Corte
Le recenti novità strutturali hanno ampliato gli spazi intorno al giardino, rendendo più eleganti gli ambienti di questo bel casale in pietra a pochi minuti da Pescara. Oste bravo e accogliente, Maurizio Della Valle è oggi coadiuvato da Massimiliano Cappucci in cucina e da Maurizio Di Francesco in sala con i quali propone nuove interpretazioni dei piatti della tradizione, come nel caso della panzanella, del carciofo e limone candito, dei tagliolini fatti a mano con porcini freschi e menta di campagna, del baccalà alla pizzaiola, fino al pollo alla diavola e all’agnello. Bomba fritta alla crema per chiudere. Fornita carta dei vini non solo abruzzese.
Osteria La Corte - Spoltore (PE) - fraz. Villa Raspa - 085 4159787 - lacorteosteria.it
Taverna 58
Uno degli ultimi veri baluardi cittadini della tradizione agropastorale abruzzese, che ha passato indenne il cambio gestione di qualche anno fa e che custodisce in menu autentiche rarità, a partire dalla ricca "fellata" di apertura per continuare con la chitarrina con funghi e tartufi dell’Aquilano. Ma il menu è ricco e pieno di chicche "storiche", anche nei dessert. Ambiente impreziosito da foto d'epoca, cantina da visitare, servizio di mestiere. Il tutto nel cuore del centro storico.
Taverna 58 - Pescara - c.so Manthoné, 46 - 085 690724 - taverna58.it
Dove mangiare i funghi porcini a Teramo e dintorni
Osteria dei Maltagliati
In questo piccolo comune tra le colline della Val Vibrata, Maicol Capriotti e Federica Brandimarte, giovanissimi, uniti nella vita e nel lavoro, hanno ridato vita a un locale storico chiuso da diversi anni, dove valorizzano con grande passione la cucina tradizionale con prodotti di filiera e di stagione. L'atmosfera è calda, la disponibilità dello staff commovente, i piatti di grande soddisfazione: cacio fritto, rosmarino e limone, prosciutto tagliato a mano con focaccia calda, battuta di pecora, carciofi grigliati con caciocavallo e pancetta, oppure di manzo con porcini freschi. Il menu comunque cambia spesso; bello il pranzo della domenica con proposta fissa sempre diversa. Vini perlopiù teramani, con qualche chicca. Delizioso spazio esterno.
Osteria dei Maltagliati - Torano Nuovo (TE) - c.so Umberto I, 36 - 351 6531769 - Facebook
Zenobi
Proporre i piatti della tradizione può sembrare semplice, farlo puntando alla perfezione non lo è affatto. E proprio questo è l’impegno di Zenobi, immerso nel verde dei primi colli abruzzesi, a poca distanza dal mare. Le materie prime (di pregevole qualità) provengono da produttori della zona, conosciuti personalmente, e vengono trattate con grande tecnica: ceppe in bianco ai porcini, pappardelle al sugo di papera o maccheroncini con le polpettine, agnello cac'ova o scottadito, pizza dolce teramana... una cucina sobria, di sostanza e di notevole soddisfazione, come testimonia il costante successo del posto. I numeri sono importanti e talvolta bisogna avere un po’ di pazienza, ma si supera tutto grazie alla cortesia del servizio e alla leggerezza del conto. Cantina di rilievo, con belle etichette a prezzi contenuti.
Zenobi - Colonnella (TE) - via degli Ulivi, 49 - 0861 70581 - ristorantezenobi.it
Zunica 1880
Vale la pena salire fino a Civitella del Tronto per assaggiare i piatti di questo storico ristorante - da poco con un'altra sede nel prestigioso contesto di Villa Corallo a Sant'Omero, con tanto di fascinoso bistrot estivo a bordo piscina - che propone due linee di cucina, una più tradizionale, legata ai prodotti del territorio, la seconda secondo l'estro del talentuoso Frederik Lasso, con trascorsi al Don Alfonso e da Niko Romito. La selezione della materia prima da piccoli fornitori locali, d'altronde, è un pallino del patron Daniele Zunica, e parte tutto da lì, come nel caso dei porcini e del tartufo dei Monti Gemelli, protagonisti di svariati piatti e anche degustazioni dedicate. Maiale nero tonnato, spaghetti alla chitarra con agnello e pecorino, timballo civitellese, cannolo all’aglio orsino qualche esempio. D'estate si sta sul belvedere con vista panoramica su tutta la Val Vibrata. Servizio appassionato, carta vini ricca e intelligente, prezzi corretti.
Zunica 1880 - Civitella del Tronto (TE) - 0861 91319 - zunica1880ristorantehotel.it