Dietrofront sul divieto di fumo all'aperto nei pub: il Regno Unito teme la fine delle birrerie

25 Ott 2024, 17:11 | a cura di
Niente più fumo di Londra. O almeno, queste erano le intenzioni del governo, che ora teme una crisi senza precedenti per i pub

Il divieto all’acquisto di sigarette ai nati dal 2009 in poi è arrivato lo scorso aprile, ma nell’ampio disegno di legge che riguarda l’uso del tabacco del Regno Unito potrebbero esserci dei dietrofront. Downing Street, ora, tentenna sui dehors dei pub: proibire il fumo anche all'aperto potrebbe avere effetti devastanti sulle attività già da tempo in crisi.

Il divieto del fumo potrebbe mettere fine ai pub

Il primo ministro Keir Starmer ha portato avanti con tenacia la campagna per sradicare il fumo e ridurre così il bilancio annuale delle vittime del tabacco, circa 80mila. Il governo, però, ha paura di eventuali perdite di posti di lavoro, e altre saracinesche abbassate: la crisi di questi locali simbolo del Regno Unito, ormai, è inarrestabile, con circa 50 chiusure al mese. Attualmente, la pubblicazione del disegno di legge promesso da tempo è ferma: «È una politica poco seria. Nessuno crede davvero che fumare all’aperto sia un grave problema di salute» ha dichiarato un funzionario di Downing Street.

Obiettivo, paese zero-fumo

Le buone intenzioni ci sono tutte: il 16 aprile 2024 la camera dei Comuni aveva votato il divieto per l’acquisto di tabacco alle persone nate dopo il 2009 alzando così di anno in anno il limite di età, con l’obiettivo di creare prima o poi un paese zero-fumo, arrivando a «una generazione che ha smesso di fumare» come aveva spiegato l’allora primo ministro Rishi Sunak. C’erano stati 383 voti favorevoli e 67 contrari, con diverse proteste da parte del partito conservatore. Quando si tratta di dehors, però, la questione è diversa: l’ente commerciale dell’ospitalità britannica UKHospitality ha affermato che il divieto nei giardini e cortili potrebbe comportare «seri danni economici alle attività», colpendo non solo i pub ma anche hotel, discoteche, bar e ristoranti.

La British Beer and Pub Association considera il piano anti-tabacco del governo «profondamente allarmante e difficile da comprendere» ma soprattutto «un altro colpo alla sostenibilità dei luoghi di ritrovo della nostra nazione». I pub, in particolare, sono da tempo alle strette, e proibire ai consumatori di uscire a godersi una sigaretta dopo una pinta di birra potrebbe far passare a molti la voglia di uscire di casa.

I rischi del fumo passivo

Altrettante, però, sono le preoccupazioni a livello salutare: «La maggior parte dell’esposizione al fumo passivo avviene in casa, ma questo può accumularsi anche nell’aria esterna e spostarsi negli spazi interni vicini» ha spiegato Hazel Cheeseman, amministratore delegato di Action on Smoking and Health, «è inquietante vedere così pochi progressi pubblici, le restrizioni sul fumo all’aperto potrebbero aiutare più persone a evitare i danni derivanti dal fumo passivo e aiutare coloro che smettono di fumare a evitare le ricadute».

Al momento, non c’è ancora una visione comune chiara sulla questione, ma un portavoce di Downing Street ha comunicato che il nuovo disegno di legge dovrebbe essere pubblicato prima di Natale.

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