Oltre 7mila tonnellate di alimenti irregolari sono state sequestrate dal Nucleo antifrodi dei carabinieri del Mipaaf (Nac) durante i controlli straordinari per il Natale. Si tratta soprattutto di prodotti vinicoli per i quali sono state riscontrate violazioni sulla tracciabilità ed etichettatura. In particolare, prodotti destinati a vini spumanti che i militari, in collaborazione con la Repressione frodi, hanno trovato privi di documentazione di tracciabilità e non conformi ai disciplinari.Individuato anche un circuito di produzione illegale di falso Champagne, grazie alla collaborazione del Civc (Comité interprofessionel du vin de Champagne): il prodotto è risultato non conforme ai disciplinari di produzione e destinato a ingannare i consumatori. Su internet, inoltre, i carabinieri hanno individuato un commercio all’estero di 24 vini Dop e Igp risultati contraffatti, per i quali è stata attivata anche la rete Interpol.
I controlli, eseguiti in tutta Italia, si sono concentrati nei circuiti della distribuzione organizzata e in quelli dei mercati generali. Tra gli altri prodotti sotto sequestro: 14 tonnellate di olio contraffatto e senza etichettatura pronto per essere venduto in queste festività, 3 tonnellate di latte, 5 di ortofrutta priva di documentazione sulla tracciabilità e spacciata per biologica, oltre mille ettolitri di falso aceto bio, 5mila confezioni di varie tipologie di prodotti (paste lavorate, prodotti da forno, formaggi) e 200mila etichette/packaging con false evocazioni di prodotti Dop, Igp e Stg. Scoperti anche alcuni circuiti irregolari di alimenti, durante le verifiche agli Aiuti agli indigenti e relative onlus, che ha portato al sequestro di 500 tonnellate di cibo.
Nel complesso, il bilancio 2013 per i Nac segna un fortissimo aumento di sequestri. In tutto il 2013, risultano raddoppiate le quantità sequestrate (13,7 mila tonnellate rispetto alle 7,1 mila del 2012); sono quintuplicati i sequestri di etichette (oltre 3,5 milioni rispetto alle 634mila del 2012); e sono triplicate le somme accertate legate a finanziamenti illeciti (oltre 28 milioni di euro rispetto agli 8 milioni dell'anno precedente).
A cura di Gianluca Atzeni