Volpe Pasini acquisisce Schiopetto, storica azienda del Collio fondata nel 1965. Emilio Rotolo, patron di Volpe Pasini, e i figli del fondatore Mario Schiopetto hanno infatti firmato l'accordo quadro per l'acquisizione. Le due aziende saranno gestite in maniera autonoma per il brand e gli obiettivi. "Le stesse reti commerciali resteranno profondamente distinte" dice a Tre Bicchieri il patron di Volpe Pasini, Emilio Rotolo "e tutta l'operazione è stata fatta nel senso della continuità e della salvaguardia dell'autonomia nei due diversi territori: i Colli Orientali e il Collio".
Maria Angela Schiopetto sarà il presidente onorario dell'azienda di Capriva del Friuli (quasi 200 mila bottiglie, 30 ettari vitati), insieme ai fratelli Giorgio e Carlo: "Abbiamo trovato nella famiglia Rotolo una fortissima determinazione e un grande amore per il territorio che ci hanno convinto a lavorare insieme per fare sempre più grandi i nostri vini. Come nostro padre ha sempre desiderato".
L'operazione non nasce da presunte difficoltà della Schiopetto, tiene a precisare Rotolo che sottolinea come l'azienda sia sana. "Sono orgoglioso di poter dire, insieme ai miei figli Francesco e Alessandro, che nel segno della continuità, e pertanto sulle orme di Mario Schiopetto, padre fondatore dell'enologia friulana e non solo, l'azienda nei prossimi anni raggiungerà i più ambiziosi traguardi". Volpe Pasini fu rilevata a metà anni '90 e rilanciata grazie al lavoro della famiglia Rotolo che investì sulla qualità dei vini. Oggi Volpe Pasini produce circa 400 mila bottiglie (60% bianco), distribuite in esclusiva da Campari wines, ed esportate in tutto il mondo, con un fatturato che si aggira intorno a tre milioni di euro. L'accordo appena siglato consentirà di sviluppare diverse sinergie, da quelle amministrative a quelle più strettamente commerciali. "In questo modo il Friuli enologico" conclude Rotolo "investe su se stesso".
a cura di Gianluca Atzeni