Farina di ceci, acqua, olio e nulla di più. Questi sono i componenti base della farinata ligure, un piatto in grado di salvare pranzi e cene dell’ultimo minuto, ma che, purtroppo, si trova generalmente nei forni regionali solamente nei periodi più freddi. Come molte delle ricette locali è nata per un fortuito caso. Secondo la leggenda, le vittoriose galee genovesi al rientro dalla battaglia della Meloria contro Pisa vennero travolte da una tempesta. Sacchi di ceci, barili di olio e acqua marina si mescolarono e diedero vita a tutto ciò che restava ai marinai per sopravvivere. Cuocendo queste frittelle scoprirono che il risultato sarebbe potuto diventare un vero e proprio piatto della quotidianità. C’è chi, però, ha arricchito la ricetta base per renderla più gustosa, basta recarsi nell’imperiese.
La frisciolata di Imperia
La farinata era un tempo impiegata come sostituto del pane. Oggi, invece, sorgono addirittura dei locali a tema dedicati solamente a questo prodotto. La sua ascesa la si deve alle capacità sazianti e alla praticità di consumo, adattabile anche allo street food. In più, è ideale anche per celiaci, vegetariani e vegani. L’imperiese, in particolare la zona di Oneglia, ha deciso di dare un twist in più alla ricetta, aggiungendo all’impasto i cipollotti. Questa verdura, tagliata a rondelle molto sottili, viene unita direttamente alla pastella prima della cottura o cosparsa sulla superficie prima dell’infornata. Anche in questo caso, come nella versione classica, si prepara la panissa con i cipollotti. Si tratta di una simil polenta da mangiare calda, fredda o anche fritta, qui resa più saporita con l’aggiunta dell’ingrediente segreto.
![](https://static.gamberorosso.it/2025/02/farinata-di-imperia-a-sciamadda.jpg)
Farinata di Imperia_A Sciamadda
Come si prepara la farinata con i cipollotti di Imperia
Come per una classica farinata, farina di ceci, acqua e olio vengono mescolati e viene rimossa la schiuma che si forma in superficie. Dopodiché occorre far macerare il composto per almeno quattro ore. Quello che distingue la frisciolata delle sciamadde da quella di casa non solo è il forno, ma anche l’utilizzo di teglie di rame stagnate, comunque reperibili in commercio. Teglie che vengono riccamente oliate prima di versare l’impasto e di completare con l’aggiunta dei cipollotti. Si mescola leggermente per far amalgamare il tutto e si cuoce. La cottura è cruciale per avere un risultato finale che garantisca la caratteristica crosticina esterna, pur mantenendo un morbido interno.
![](https://static.gamberorosso.it/2025/02/farinata-di-imperia-panissa-i-sognatori.jpg)
Panissa de I Sognatori - Imperia
Dove trovare la frisciolata di Oneglia
Gli ingredienti necessari per una teglia per 4 persone da circa 45 centimetri prevedono l’utilizzo di 300 grammi di farina di ceci, un bicchiere d’olio, un litro d’acqua, sale e 4 cipollotti. La cottura avviene in forno preriscaldato a 250 gradi per circa 15 minuti. Per chi non volesse cimentarsi nella preparazione casalinga di questo prodotto a marchio di Denominazione Comunale, può recarsi direttamente a Imperia e provare le versioni di Frisciolata & Fainà e di A Sciamadda, grandi classici intramontabili e sempre una sicurezza.