Il progetto
Ridurre lo spreco di cibo sta diventando sempre più un obiettivo diffuso in tutta Italia, dove continuano a nascere iniziative e progetti dedicati all'argomento (e anche il Mipaaf arriva in soccorso, con il bando appena pubblicato a riguardo). L'ultima novità arriva da Bari, dove l'associazione Kenda Onlus, in collaborazione con il Comune, e sostenuta dalla fondazione Con il Sud, ha messo in funzione i frigoriferi solidali per conservare gli alimenti in eccesso destinati ai più bisognosi. “Aprire solo in caso di solidarietà” è il messaggio stampato accanto alla maniglia, e si rivolge a tutte le famiglie che hanno fame ma non possono acquistare cibo. Uno strumento utile per far fronte non solo allo spreco, ma anche e soprattutto alla povertà alimentare, stimolando il foodsharing e la creazione di comunità che scelgono di condividere le eccedenze all'interno di spazi appositi.
"Il 43% dello spreco alimentare proviene dalle case”, osserva Antonio Scotti di Avanzi popolo, “ci piacerebbe le persone mettessero a disposizione quei prodotti che altrimenti finirebbero nella spazzatura". Saranno 7 in tutto i frigoriferi messi a disposizione, con altrettante dispense, e distribuiti in diversi quartieri della città, la parrocchia di San Sabino, Zona Franka, la Casa delle Culture, il Caf Cap Orizzonti, la scuola Open source, Impact Hub, e l'aula rossa al secondo piano dell'Ateneo.
L'obiettivo: creare comunità solidali
A seconda del luogo in cui sarà installato, associazioni locali, volontari, studenti universitari, liberi professionisti e migranti si prenderanno cura del frigo, occupandosi anche della pulizia e del controllo del cibo che viene introdotto, oltre che di creare momenti di socialità e di animazione territoriale. “Il frigorifero solidale” ha dichiarato l’assessore Bottalico, “sarà quindi presidio che rafforza le nostre politiche di contrasto alla povertà, ma anche luogo di ritrovo e di animazione su temi quali lo spreco di cibo e il food sharing. Per noi è importante sia creare dei presidi, sia parlare di cibo in questi termini, sia proporre stili di vita alternativi soprattutto in un periodo in cui la povertà alimentare è un tema particolarmente sentito”.
Ogni frigo, inoltre, diventerà occasione per promuovere diverse azioni legate alla corretta alimentazione, al contrasto allo spreco di cibo e alla diffusione della cultura del cibo dei prodotti di qualità, con il coinvolgimento degli esercizi commerciali di quartiere, gare di cucina, seminari e conferenze con nutrizionisti e dietologi. I primi due punti saranno allestiti entro la fine di luglio, mentre gli altri cinque verranno realizzati da settembre in poi.
a cura di Michela Becchi