La start up francese Gourmey è la prima realtà a fare una richiesta ufficiale di approvazione nell'Unione europea di nuovi alimenti prodotti da agricoltura cellulare. L'azienda ha inoltre presentato domanda di autorizzazione alla commercializzazione anche a Singapore, negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Svizzera. Si apre quindi un nuovo fronte europeo che riguarda la carne coltivata e l'agricoltura cellulare nel suo insieme: nello specifico oggi sono una cinquantina le aziende indipendenti in Europa che stanno lavorando sulla carne coltivata. Numerosi paesi tra cui Spagna, Germania e Paesi Bassi hanno fatto investimenti importanti, sia in ricerca e sviluppo che in progetti che coinvolgono direttamente allevatori, università e istituti di ricerca.
Il problema normativo in Italia
Se l'Efsa dovesse dare l'ok alla produzione e alla vendita dei prodotti Gourmey, in Italia si aprirebbe uno scontro normativo tra la legge contro la carne coltivata approvata lo scorso novembre dal governo Meloni e la legislazione europea. Vietare l'importazione in Italia di un prodotto considerato legale in Europa si pone in netto contrasto anzitutto con il principio di libera circolazione delle merci all’interno del mercato comune dell’Unione. A prescindere dalla probabile incompatibilità del divieto con alcuni dei principi cardine del diritto dell’Unione, tra cui quello della libera circolazione delle merci, la norma è potenzialmente inapplicabile. Questo perché non è stata
rispettata la procedura ex direttiva Ue 2015/1535, la cosiddetta "Procedura TRIS". «Con una legge viziata e potenzialmente inapplicabile, l’Italia ha deciso di adottare una posizione ideologica, vietando la produzione e la commercializzazione della carne coltivata, a prescindere dalle rigorose valutazioni che adesso verranno svolte dall’Ue. È impellente che la legge venga abrogata affinché ricercatori, consumatori e imprese italiane non siano costretti a navigare nell’incertezza. L’uguaglianza tra i cittadini europei e l’equa concorrenza all’interno del mercato unico devono essere garantiti», ha dichiarato a tal proposito la consulente per gli affari pubblici del Good Food Institute Europe Francesca Gallelli.
L'iter di valutazione dell'Efsa
Affinché venga dato l'ok alla produzione e alla vendita di questo prodotto da carne coltivata, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) dovrà seguire un iter di approvazione che prevede il rispetto di uno dei quadri normativi più rigorosi al mondo in materia di sicurezza alimentare. Il processo di valutazione dovrebbe durare non meno di 18 mesi e, una volta approvato, il prodotto potrà essere commercializzato nel mercato Ue.
Gli investimenti dell'azienda Gourmey
Fin dalla sua nascita Gourmey ha sempre puntato alla creazione di prodotti gourmet sostenibili direttamente da cellule animali non ogm. L’azienda comprende ora un team internazionale di 60 persone nel suo centro di innovazione alimentare a Parigi. Nel corso degli ultimi anni ha ottenuto oltre 65 milioni di euro in investimenti pubblici e privati e si sta attualmente preparando per l’ingresso sul mercato, in attesa delle approvazioni normative. Con il suo prodotto di punta a offrire una nuova scelta per gli appassionati di foie gras, gli chef e i ristoranti di tutto il mondo.