"Mangio Bigoli in salsa e bevo Prosecco". Così Francesca Michelin si prepara al Festival di Sanremo

10 Feb 2025, 14:01 | a cura di
Mentre aspetta di scendere dal palco dell’Ariston questa sera (stavolta senza farsi male), la cantante racconta il suo legame con i piatti della sua regione e proclama un’accoppiata vincente

Bigoli in salsa e un bicchiere di Prosecco. Se c’è una certezza nel gusto di Francesca Michielin, è questa. Quando si tratta di scegliere tra i piatti simbolo della sua regione, il Veneto, la cantautrice non ha dubbi: meglio la pasta ruvida con cipolla e acciughe del risotto ai piselli, che liquida senza troppi fronzoli come «una cosa da ospedale». È così che risponde in un’intervista-challenge a Wired, dove viene messa di fronte anche alla scelta: Amarone della Valpolicella o Prosecco, lei risponde con una risata: «Prosecco, che domande», date le sue origini vicentine.

La cucina veneta di Francesca Michelin

«Quante volte mi avrai fatto il cinema dentro a quel supermercato», canterà al Festival di Sanremo questa sera nella canzone Fango in paradiso Francesca Michelin, giovane cantante - classe 1995 - originaria di Bassano del Grappa, in Veneto. Non è la prima volta che la cantautrice e polistrumentista veneta, con il suo stile diretto e autoironico, si lascia andare a riflessioni personali legate alla quotidianità e al cibo. Già nel 2017, per pubblicizzare l’anteprima del suo inedito Vulcano, aveva preso casco e bicicletta e si era messa a fare la rider di un ristorante indiano di Milano mentre la sua canzone suonava: «C'è il bar dell'indiano, profuma di te».

Il legame con il Veneto non è solo musicale. Lo dimostra un’intervista a Wired in cui Francesca Michelin si trova davanti a un dilemma gastronomico: risi e bisi o bigoli in salsa? La risposta arriva senza esitazioni: «Bigoli in salsa», dice, liquidando il riso con i piselli come «una cosa da ospedale». Quando l’alternativa si sposta sulle bevande alcoliche, invece, la cantante non ha dubbi, tra Amarone della Valpolicella e Prosecco: «Prosecco, che domande» e sulla grappa, è ancora più categorica: «Bianca».

bigoli al ragù

Bigoli in salsa vs. risi e bisi

Piatto simbolo della cucina veneta, risi e bisi (riso e piselli, in dialetto) si trova a metà strada tra un risotto e una minestra. Un tempo veniva servito ai dogi della Serenissima il 25 aprile, giorno di San Marco. La particolarità della ricetta sta nell’uso integrale dei piselli: anche i baccelli vengono bolliti per ottenere un brodo denso, che arricchisce il sapore del piatto. A Vicenza la tradizione vuole che si usino il riso di Grumolo delle Abbadesse e i bisi di Lumignano, due prodotti tipici della zona. Ma per Francesca Michelin, il fascino di questa specialità non sembra reggere il confronto con l’altra protagonista della cucina veneta: i bigoli in salsa.

Risi e bisi

Se il riso con i piselli ha un’origine aristocratica, i bigoli in salsa nascono come piatto di magro, consumato nei giorni di digiuno della tradizione cristiana. La ricetta prevede una pasta spessa e ruvida, preparata con farina integrale, condita con una salsa di cipolla e acciughe sotto sale (un tempo si usavano le sarde dell’Adriatico).

Nel caso in cui, tra i momenti frenetici di Sanremo, Francesca Michelin dovesse avere voglia di un cibo del conforto, a Casa Sanremo nel ristorante del Gambero Rosso c'è cibo e vino a volontà.

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