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Tante Grazie è una giovane startup che utilizza il modello delle ghost kitchen, le cucine fantasma che non hanno insegne o ingressi sulla strada ma si occupano solamente della preparazione dei piatti, e di conseguenza si configurano come dei ristoranti esclusivamente delivery. Il progetto, fondato da Alessio Marin e Lorenza Gianotti, è incentrato sul pesce, proposto sia in un menu alla carta che in degustazione, accompagnato da una carta di vini selezionata accuratamente e consegnato secondo il motto “la cena elegante delivery”. Alessio e Lorenza lavoravano insieme ad Asti, dove è nata l’idea di fondare Tante Grazie, e hanno deciso di rimanere in Piemonte, più precisamente a Torino, per far partire la loro startup innovativa.
Un format diverso
“Ci siamo concentrati sul pesce per prima cosa perché ci piace” racconta Alessio, 34 anni, che prima di laurearsi in Economia e in Enologia e Viticoltura a Milano ha vissuto in Veneto. Tante Grazie propone un modello innovativo per il panorama italiano: “Facciamo solo consegna a domicilio, non abbiamo nessun affaccio sulla strada e nemmeno tavoli, quindi facciamo tutto online. Vogliamo replicare dei piatti di alta qualità, preparati in modo mirato, che possono essere mangiati a casa”. Il progetto si inserisce nel panorama delle ghost kitchen, che hanno iniziato a diffondersi soprattutto durante la pandemia e solitamente preparano diverse linee di ristorazione che si trovano sotto marchi diversi nelle principali piattaforme di delivery, anche se di fatto vengono preparati nella stessa cucina fantasma. Al contrario, Tante Grazie ribalta questo paradigma per sfruttare lo stesso modello in una proposta incentrata su un solo tipo di piatti, quelli di pesce, con un focus particolare sulla qualità.
I menu proposti da Tante Grazie
Sul sito di Tante Grazie, che non si appoggia a nessuna piattaforma esterna, sono presenti cinque tipi di menu diversi: “Abbiamo pensato a dei menu per due persone che partono da 60 euro e arrivano fino ai 90 euro totali. La soluzione che proponiamo al momento è composta da quattro o cinque piatti da condividere perché dai nostri feedback abbiamo ritenuto che siano sufficienti per una cena completa”. Un esempio? La proposta speciale, il cui costo totale è 85 euro, prevede: acciughe del Cantabrico con burro aromatizzato, scampi del Mediterraneo alla pizzaiola, tartare di branzino alla puttanesca, gamberi scottati con riso venere e pomodorini e tonno scottato con caponata di verdure. Oltre a un altro menu speciale, è presente la proposta per una persona con antipasto e primo, la degustazione di pesce cotto e la degustazione di pesce crudo: “La degustazione di pesce cotto è la soluzione che ci viene richiesta maggiormente, forse perché c’è scetticismo nell’ordinare il crudo, anche se la qualità e la sicurezza della materia prima sono assolute”.
Gli standard di qualità e la sostenibilità
“Abbiamo deciso di utilizzare dei contenitori di vetro perché abbiamo reputato che fosse l’unico modo per portare a casa dal cliente un prodotto di alta qualità” spiega Alessio parlando del packaging. “È completamente ermetico, quindi non c’è nessun tipo di rischio di contaminazione come invece avviene per i contenitori in plastica, aspetto al momento ignorato”. Alessio si riferisce a un problema sottovalutato nel panorama del food delivery, ovvero la scarsa formazione dei rider in materia di sicurezza alimentare e il basso numero di controlli sullo stato di igiene delle sacche in cui viene trasportato il cibo.
Per ovviare al problema il team di Tante Grazie sta pensando a soluzioni alternative: “Per quanto riguarda la consegna – che è gratuita e avviene entro novanta minuti dall’ordine – al momento facciamo tutto in proprio, anche se siamo in procinto di realizzare una collaborazione con una realtà che le gestisce in modo diverso, con una maggiore attenzione ai dettagli rispetto agli altri player”. È un elemento necessario per riuscire a tenere lo stesso standard di qualità e cura che Tante Grazie attua nella fase di impiattamento, dal momento che i piatti sono ideati per essere mangiati anche direttamente dal contenitore di vetro. C’è anche la sostenibilità dietro questa scelta, visto che sia il packaging che i contenitori per il trasporto vengono riciclati o riutilizzati: “Il cliente può restituirceli, anche se non è obbligato, ma stiamo notando che quelli che ordinano più volte prediligono questa modalità”.
Il vino e gli incontri di degustazione
“Teniamo molto al discorso che portiamo avanti sul vino e sull’abbinamento, anche se in questa prima fase stiamo comunicando di più la parte del cibo” racconta Alessio, che è enologo e ha conosciuto l’altra fondatrice della startup, Lorenza, in un’azienda agricola di Asti dove hanno lavorato entrambi. Quest’esperienza gli ha fornito una grande conoscenza delle realtà del territorio, da cui attinge per curare la sezione dedicata al vino: “Abbiamo una lista vini di circa venticinque etichette, di cui buona parte sono spumanti e bianchi con un bel focus sul Piemonte, quindi Alta Langa o altri metodi classici della zona. Sono produttori che conosco e so che lavorano in maniera eccellente, realtà come Contratto, Ca’ Viola, Cascina Faletto e La Colombera”.
Tra le idee per lo sviluppo della startup c’è quella di creare delle collaborazioni con alcuni negozi torinesi per ampliare l’offerta e proporre delle box, complete di ricette e indicazioni per tutti i passaggi, che contengono tutti gli ingredienti per cucinare a casa una cena di pesce. Per far conoscere il progetto, oltre a un cofanetto da 10 euro che permette di assaggiare alcune delle proposte, sono in programma alcuni appuntamenti: “Stiamo progettando degli incontri degustazione di vino in abbinamento col cibo curati da noi. In particolare, siamo in contatto con dei coworking per realizzare dei piccoli eventi inizialmente incentrati sul vino per poi introdurre il nostro pesce”.
Tante Grazie – Torino – www.tantegrazie.com
a cura di Maurizio Gaddi