La scienza del cibo
E sono tre. Mantova si prepara a ospitare la terza edizione del Food&Science Festival, in programma dal 17 al 19 maggio. Ma considerando l'autorevolezza che la kermesse è riuscita a conquistare nel giro di un paio d'anni, la manifestazione “che approfondisce in maniera creativa e accessibile le tematiche legate alla scienza della produzione e del consumo del cibo” è già diventata un appuntamento imperdibile del calendario culturale italiano. Anche quest'anno il festival trasformerà il centro storico della città lombarda in un anfiteatro diffuso a cielo aperto, chiamando a partecipare adulti, studenti e bambini che vogliono approfondire il ruolo del cibo nella vita dell'uomo da una diversa prospettiva. Ascoltando e interagendo con chi la storia e la scienza dell'alimentazione le studia lontano dalla mondanità delle rappresentazioni più superficiali. Ma senza perdere il gusto di divertirsi, imparando che scienza, cultura e intrattenimento possono procedere insieme. Al tempo stesso, la manifestazione si rivolge a chi nell'agroalimentare lavora, con approfondimenti per agricoltori che vogliono confrontarsi e aggiornarsi sulle nuove frontiere della produzione alimentare. Il primo merito del festival, dicevamo, è quello di voler essere accessibile, pur rappresentando un progetto di divulgazione scientifica unico nel suo genere, che attira relatori da tutta Italia e internazionali.
Food&Science Festival a Mantova
Oltre 200 sono gli appuntamenti in programma; non solo talk, tavole rotonde e dibattiti, ma anche performance di danza, spettacoli teatrali, fiabe per i più piccoli. E poi laboratori e degustazioni guidate. Dunque la scienza esce dal seminato che gli è più abituale, per diventare di volta in volta Scienza al mercato (applicata al florovivaismo), Scienza sul divano (con Ruggiero Rollini a spasso per le strade della città a bordo di un divano itinerante, per raccogliere le interviste ai protagonisti del festival), Scienza nel piatto per il question time con il nutrizionista Gabriele Bernardini. O Semi di cono-scienza nella spettacolo di Alessio Perniola, che si muove a ritroso nel tempo per scoprire le origini del sapere (la parola chiave di questa edizione è proprio Semi, dal sapere alla terra). Ma si parlerà anche di Natura geniale, per capire cos'hanno da insegnarci le piante; di agroenergie e benessere a tavola, divezzamento e alimentazione per bambini, innovazione nella filiera agricola, cambiamento climatico nel piatto, metagenomica.
Approfondire divertendosi
E ancora sicurezza alimentare, comunicazione, genetica al supermercato, ma anche momenti più scanzonati, come il Quizzone interattivo che coinvolge il pubblico sui temi del festival grazie a un software online che permette di votare in tempo reale via smartphone (e si possono vincere anche dei premi!). O gli esperimenti del fisico buongustaio Davide Cassi e della gastrodesigner Roberta Razzano in arrivo dal Future Food Lab di Parma per allestire lo “spettacolo scientifico” Ostriche grattugiate e cocktail non newtoniani. E il menu evoluzionistico presentato al Teatro Bibiena da Jonathan Silvertown, sul palco con A cena con Darwin. Sabato 18 maggio, al Teatro Ariston, sarà la volta della musica, con i Deproducers (Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia) in Dna, Musica per conferenze scientifiche. Un programma denso come pochi, con piazza delle Erbe adibita a salotto letterario per l'incontro con gli autori e piazza Leon Battista Alberti estemporaneo palco per le conferenze di personalità del mondo scientifico, come Dario Bressanini, che nel pomeriggio di domenica 19 parlerà di latte, sfatando miti e rispondendo ai dubbi più comuni (Milk Up). L'inaugurazione del festival è affidata al ministro Gian Marco Centinaio, che interverrà nel pomeriggio di venerdì 17 maggio al Teatro Bibiena.
a cura di Livia Montagnoli