Il progresso tecnologico e le abitudini alimentari
Non solo alta cucina, cibo di strada, grandi chef e ricette gourmet. La storia gastronomica d'Italia non può riassumersi esclusivamente attraverso qualche piatto d'autore per gli amanti del food porn, e invece si intreccia a doppio filo con il progresso della tecnologia, i cambiamenti delle abitudini sociali, le dinamiche relazionali di un popolo italiano da sempre particolarmente concentrato sul momento conviviale del pasto, sul valore della buona tavola.
La mostra #FoodPeople – ancora a Milano, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia – racconta queste relazioni (e così facendo le abitudini alimentari degli italiani nell'ultimo secolo) in 700 metri quadri d'esposizione, che fino alla fine del 2015 ci aiuteranno a comprendere l'importanza dell'innovazione tecnologica e delle scoperte scientifiche per il settore del cibo. Con la possibilità di illuminare le prospettive future del sistema alimentare ripercorrendo le tappe più interessanti (e curiose) del suo percorso negli ultimi decenni.
La mostra. Tra vecchi frigoriferi, tortellinatrici e GoPro
In mostra oggetti che descrivono indirettamente le persone che li hanno usati, riunendo in un unico spazio dimensioni temporali che sembrano provenire da mondi lontani, con una retrospettiva efficace sull'ultimo secolo e mezzo di storia italiana, che accomuna nel segno del cibo nonne, ragazzi d'oggi, spaccati familiari e ambienti industriali, mense scolastiche e caserme militari. Da tutti questi ambienti, così diversi nello spazio e nel tempo, provengono cucine a gas agli albori dell'industria alimentare, utensili e attrezzature d'altri tempi, i primi grandi elettrodomestici per la casalinga degli anni Cinquanta e la trattrice Cassani del 1927, la tortellinatrice che illustra il passaggio dalla lavorazione manuale a meccanica.
Ma Food People, come recita il claim ideato dai curatori, è soprattutto “la mostra per chi ha fame di innovazione”; quindi la seconda parte del percorso si concentrerà sul futuro, con un approccio interattivo che inaugura la pratica del “cocurating”: come il compito affidato ai ragazzi dell'Istituto Cavalieri, dotati di GoPro per riprendere una giornata tipo scandita dai momenti del pasto, che tutti potranno riguardare al Museo della Scienza così da riflettere sulle abitudini alimentari contemporanee.
Poi ci saranno tre laboratori interattivi dedicati a Alimentazione, Biotecnologie e Genetica, pensati per fare il punto sulle conquiste della scienza in campo agricolo e industriale, ma anche la postazione di gioco per far crescere una piantina in un metro quadrato e scoprire difficoltà e soddisfazioni del lavoro di un agricoltore. Per concludere con l'interattività all'epoca di Twitter: al termine del percorso ognuno potrà scattarsi una fotografia e lasciare un messaggio in 140 caratteri. La visita alla mostra è inclusa nel biglietto d'ingresso al Museo.
#FoodPeople | Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, via San Vittore 21, Milano | dal 22 aprile alla fine del 2015 | Biglietto intero 10 euro | www.museoscienza.org/foodpeople/