L'editoria gastronomica sta morendo? E come può rinnovarsi per guardare al futuro? I segnali sono contrastanti, specie se l'attenzione si concentra su quel segmento di mercato che è la carta stampata. Eppure, nonostante le difficoltà del momento, c'è ancora chi ha voglia di scommettere su nuove iniziative editoriali. Certo, dietro alla presentazione del magazine Food&Travel Italia c'è un gruppo solido come il network internazionale Food&Travel, fondato nel Regno Unito da Gregor Rankin (era il 1995) e oggi presente in diversi Paesi del mondo per approfondire il rapporto tra cultura gastronomica e territorio, e suggerire nuove mete ai lettori che amano viaggiare all'insegna del gusto. All'appello mancava l'Italia, almeno fino a qualche mese fa, quando la società (tutta al femminile) +39Mediacom ha preso in carico la “missione” di applicare il metodo Food&Travel all'enorme patrimonio gastronomico e culturale del territorio italiano. A cominciare da una piattaforma web direttamente collegata con i social network del gruppo, per arrivare alla pubblicazione di una rivista cartacea, a cadenza mensile, presentata a Milano qualche ora fa (ma già disponibile da gennaio, in uscita il secondo numero).
Il magazine è distribuito in edicola (4,90 euro) e nel circuito Feltrinelli, attraverso il canale Horeca e in formato digitale sul sito di Food&Travel con focus su cibo, lifestyle e turismo (il 50% dei contenuti sarà tradotto dall'edizione internazionale, l'altra metà attingerà a contributi originali). Ma il progetto è ancora più articolato: è già attivo il negozio online, con una selezione e-commerce di prodotti sempre diversi, mentre presto arriveranno la web tv e un calendario di eventi a tema enogastronomico organizzati dal gruppo. Chiare le intenzioni che hanno portato a lanciare il prodotto sul mercato italiano, nelle parole del direttore editoriale Marco Sutter, intervenuto in occasione della presentazione alla stampa: “Food & Travel Italia ha come scopo primario quello di essere portavoce nel mondo, grazie al suo respiro internazionale, di eccellenze, gusti, territori, strutture ricettive, brand e aziende made in Italy”.
