Il simposio di Galway
Tra le attrazioni naturalistiche più suggestive al mondo, le scogliere a picco sull’oceano Atlantico della costa occidentale di Irlanda, in località Galway, conoscono un’affluenza ininterrotta di visitatori in ogni stagione dell’anno. Nonostante un clima tutt’altro che mite. Il 19 e 20 ottobre, la celebre cittadina irlandese sarà sede del simposio gastronomico Food on the Edge (un nome non a caso ispirato alle scogliere, ma anche alla capacità di spingersi al limite, per tracciare la strada del futuro), che riunisce chef di fama internazionale e appassionati di cibo – la manifestazione è aperta al pubblico – per due giorni di dibattiti e tavole rotonde sulle ultime tendenze della gastronomia internazionale e sulla cucina d’autore. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di prospettare nuove frontiere del cibo, riunendo a questo scopo alcuni dei rappresentanti più innovativi del settore: quaranta relatori (solo cinque le donne coinvolte) selezionati sulla base del contributo che ogni giorno apportano alla causa dell’evoluzione gastronomica, intesa anche in termini di sviluppo culturale, sostenibilità ambientale e pratica etica.
Chi parlerà. Tra i relatori Scabin e Romito
Ognuno di loro parlerà per 15 minuti, portando sul palco una personale riflessione sugli aspetti educativi, sociali, culturali del cibo. Non a caso il tema dell’edizione 2015 è il Futuro del cibo; tra i protagonisti tanti volti noti della ristorazione internazionale, da Albert Adrià a Clare Smyth, da Elena Arzak a Kobe Desramaults, da Quique Dacosta a Mark Moriarty. E anche l’Italia avrà i suoi illustri rappresentanti, con Niko Romito e Davide Scabin.
Come da copione, lo chef abruzzese porterà sul palco dello Spiegeltent la sua rivoluzione della semplicità, che guida saldamente la sua visione gastronomica; Scabin, invece, rappresenterà i progressi del progetto Food Cleanic, che da qualche tempo lo vede collaborare con un’equipe medica per contribuire a migliorare la dieta di persone affette da patologie che compromettono e influenzano la qualità dello stile alimentare. Ma si parlerà anche del futuro dei nostri mari e delle risorse ittiche (con Albert Adrià), di dieta vegetariana ed evoluzione del fast food che si apre alla cucina salutare, di patrimonio gastronomico e identità culturale.