Il festival di cucina creativa
Lo spazio è già di per sé suggestivo, il programma ricco di appuntamenti fa il resto. Sarà per questo che un anno dopo l'altro il festival di cucina creativa Food Immersion attira ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia un pubblico numeroso. E non sono solo gli appassionati di buona tavola e ritrovarsi all'ombra del porticato in centro città, a conferma che il manifesto dell'iniziativa – centrato sulla sinergia tra discipline diverse – è azzeccato nella dichiarazione di intenti come nei fatti. In scena dal 30 settembre al 2 ottobre, il festival si preannuncia come un perfetto connubio tra performance di cucina e incontri di approfondimento, attività culturali ed esposizioni artistiche, all'insegna di design, musica, fotografia, illustrazione. E tanto buon cibo, naturalmente. A organizzarlo è il nutrito team de La Papilla Brilla, un'associazione che dà voce a sei ragazze e una quarantina di volontari con il desiderio di costruire momenti di convivialità attorno al ruolo del cibo. L'edizione 2016 – la quinta - si apre all'insegna del tema Nudo e Crudo, con l'idea di raccontare tutto il cibo crudo protagonista di antiche culture alimentari, ma riscoperto al giorno d'oggi per via di tendenze moderne e diete alternative diffuse in tutto il mondo, riassunte dalla scelta crudista. E se il 2015 era stato l'anno delle fermentazioni, stavolta sotto i riflettori si presenterà il cibo nudo: semplice, sincero e spogliato da sovrastrutture sociali.
Il programma. Dal Perù al divezzamento
Ma a proposito di tendenze, il festival dedicherà una sezione speciale alla cultura gastronomica del Perù, per raccontarne la straordinaria biodiversità – protagonista della mostra allestita da OCEX – e le tradizioni assurte al palcoscenico internazionale, come la storia del Pisco, un'acquavite di mosto d'uva molto diffusa sulle tavole peruviane, e la moda del Pisco Bar. A Reggio Emilia saranno gli esperti del settore a condurre un percorso di degustazione guidato tra le sfumature del distillato. Com'è tradizione, però, il posto d'onore spetta a workshop e live cooking, che declineranno il tema con spunti di riflessione e intrattenimento per tutta la famiglia. Tra gli appuntamenti più curiosi segnaliamo l'incontro dedicato alla quinoa “il vero tesoro degli Incas”, la degustazione di succhi crudi, il dibattito sull'alimentazione dopo i sei mesi di vita. E ancora il live cooking sul ceviche, a cura del ristorante Vale un Perù, la presentazione delle food start up emiliane, il “piatto al tratto” con illustratori professionisti. Per i bambini tante attività tra narrazione e manualità, come il laboratorio espressivo e sensoriale per realizzare un erbario da cucina. Mentre alle mamme è dedicato il workshop Non la solita minestra: idee di pappe da 0 a 99 anni.
Street food d'autore
Al cibo provvederanno i venti stand street food riuniti nel mercato degli artigiani: Toma&Tomi, Stria, Ghirba Biosteria, Pescheria Campani, The Farmers, Viva Nachos, La Presseria, Cremeria Capolinea, Zoo Bakery, Lady Cafè, Mozao, La Polpetteria, BBQ Valdichiana. In abbinamento le birre artigianali, i vini del territorio e i cocktail d'autore del bar del festival. E domenica sera Food Ensemble organizza l'evento conclusivo: una cena con performance ai piani alti dei Chiostri (su prenotazione): 30 posti a disposizione per sedersi intorno a un tavolo ipertecnologico che non tradisce la missione del festival: nudo e crudo.
Food Immersion | Reggio Emilia | Chiostri di San Pietro, via Emilia San Pietro, 44 | dal 30 settembre al 2 ottobre | ingresso libero | www.foodimmersionfestival.it
