Food Film Fest. Cinema e cibo a Bergamo con 34 finalisti per il titolo di miglior pellicola gastronomica

8 Giu 2017, 15:26 | a cura di

Quarta edizione per la rassegna cinematografica aperta alle produzioni di tutto il mondo, purché dedicate al cibo e alla cultura alimentare, tra reportage di viaggio, documentari impegnati e film d'animazione. Appuntamento dal 13 al 18 giugno, ecco chi c'è. 


Cinema e cibo

Una nuova edizione, la quarta, per il festival del cinema gastronomico che ha trovato casa a Bergamo (e quest'anno entra di diritto nel calendario di Ea(s)t Lombardy) grazie all'impegno dell'Associazione Montagna Italia, con il patrocinio della Camera di Commercio della città. Una rassegna che ha preso coraggio un anno dopo l'altro, forte di una partecipazione sempre più numerosa, di pubblico, ma soprattutto di candidati: 550 sono le pellicole inviate nei mesi scorsi agli organizzatori  del Food Film Fest, 34 i finalisti selezionati per contendersi le palme del 2017. Le tematiche sono le stesse – cibo, cultura e sostenibilità alimentare – come gli spazi della città che ospiteranno proiezioni e appuntamenti collaterali in calendario, dal Quadriportico del Sentierone alla Domus di piazza Dante, alla Città Alta, per una sei giorni – dal 13 al 18 giugno – che coinvolge Bergamo nei suoi luoghi più significativi. E le pellicole (corti, lungometraggi e documentari) arrivano da tutto il mondo: domenica 18 giugno, alle 20.45, saranno consegnati i premi per le categorie Documentari, Animazione e Fiction. La giuria di qualità è diretta da Luca Cavadini, e riunisce Enrico Radicchi di Slow Food, Ivan Bonomi di Coldiretti Bergamo, Alberto Lupini di Italia a Tavola e Alberto Contri di Pubblicità Progresso, ma le proiezioni, pomeridiane e serali, saranno aperte al pubblico, soprattutto perché la sensibilizzazione sulle tematiche trattate è sin dall'inizio uno degli obiettivi dichiarati del festival. E allora più se ne parla, meglio è.

Temi e protagonisti

Cominciando dagli argomenti protagonisti sul grando schermo:arte culinaria, corretta nutrizione e produzione di cibo, biodiversità e memoria gastronomica come patrimonio collettivo da preservare.Nel 2017, alle tre categorie degli anni passati si aggiunge la sezione East Lombardy, per pellicole dedicate a produzioni, aziende, culture, filiere e paesaggi della Lombardia Orientale, purché prodotti, come gli altri film in concorso, dopo il 1 gennaio 2012. Tra i candidati alla vittoria si segnalano diverse produzioni italiane, tra racconti su produzioni e culture tradizionali (Il pane della Sardegna di Davide Mocci, Così Mangiavano di Giancarlo Rolandi per ripercorrere la storia d'Italia dal Dopoguerra alla televisione del cibo, Vitigliano di Pier Paolo Battocchio) e reportage di viaggio (Lo street food in Lang Prabang, di Lucia Ferrario), ma anche documentari impegnati come Ecosea Documentary – il mare è quello Adriatico -di Pierdomenico Mongelli, e Report: falsi miti a tavola di Stefania Rimini.

 

Ma le nazionalità in concorso sono tra le più disparate, dall'Iran (uno dei Paesi più rappresentati) di Blessing, The Gentle Giant- la storia di anziano agricoltore che distrugge i formicai che minacciano la sua produzione di grano: se ne pentirà? - e Watermelon alla Turchia di Life is Beautiful, alla Spagna ammiccante di Croissant (“due sconosciuti nello stesso letto: il modo migliore per iniziare una nuova relazione comincia dalla colazione” recita la sinossi);mentre arrivano da oltreoceano la storia di un gangster alle prese con la sua intolleranza al glutine (The Curse of Don Scarducci) il documentario statunitense Food City e il canadese Kitchen – la storia di una famiglia siriana immigrata, nella cucina del suo ristorante di Montreal -oltre alla produzione USA di Caviar Dreams, tutto sul caviale dalle corti più prestigiose del mondo alla moda che l'ha reso uno status symbol. E poi ancora Coffee Time dalla Slovenia (la storia del caffè attraverso la varietà degli stili), Hummus da Israele e un curioso Garcon! dalla Francia, che onora anche la categoria animazione con la piccola ape di Blue Honey, allergica al polline per ironia della sorte. Dall'India invece arriva Shank's, la storia vera di un cuoco indiano che fuori dal suo Paese cerca di valorizzare le sue tradizioni gastronomiche: ci riuscirà con l'aiuto della moglie francese. Tra gli appuntamenti collaterali si segnala il menu servito in piazza Dante dai ragazzi dell'Istituto Alberghiero di Bergamo: quattro portate ispirate ad altrettante pellicole finaliste. E poi degustazioni, assaggi, laboratori per grandi e bambini.  

Food Film Fest | Bergamo | dal 13 al 18 giugno | www.foodfilmfestbergamo.com

 

a cura di Livia Montagnoli

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