Il festival del cinema (gastronomico) di Bergamo
È una staffetta ideale quella che lega Venezia e Bergamo nel segno di tappeti rossi e grandi schermi. Mentre in Laguna si è appena conclusa la Mostra del Cinema con la consegna dell’ambito Leone d’Oro a film e protagonisti della 73esima edizione della kermesse, la città lombarda si appresta a ospitare il terzo appuntamento con il Food Film Fest, manifestazione meno rodata per fama e longevità, che pure si propone nel panorama culturale nazionale come unico festival cinematografico dedicato al mondo del cibo. Vantando un parterre di ospiti e pellicole internazionali. A promuovere l’iniziativa è l’Associazione Montagna Italia, che in collaborazione con la Camera di Commercio di Bergamo trasforma per cinque giorni la città in palcoscenico dedicato alla cultura dell’alimentazione consapevole selezionando film che analizzano il rapporto dell’uomo con il cibo, dal ciclo produttivo alla corretta nutrizione, passando per il tema della biodiversità e della memoria gastronomica. E quest’anno sono in molti ad aver raccolto la sfida: delle 500 pellicole arrivate da tutto il mondo, oltre 60 Paesi – tra documentari, fiction e film d’animazione – la commissione del festival ne ha selezionate 34, proiettate dal 13 al 17 settembre presso il Quadriportico del Sentierone.
I film in concorso
Il pubblico potrà prendere parte al festival gratuitamente, ogni sera dalle 20.45. L’occasione, peraltro, è ghiotta: oltre ai titoli prodotti in Italia, sono molte le proposte di nicchia in arrivo dai quattro angoli del mondo, dal Canada alla Cina, dall’India al Messico, all’Ecuador. Tutti concorreranno per aggiudicarsi il titolo nelle quattro categorie valutate dalla giuria, guidata dal direttore artistico Luca Cavadini: Food Movie, Doc, Animation ed Erg East Lombardy, sezione speciale dedicata alle produzioni che approfondiscono il legame con il cibo del territorio della Lombardia Orientale. E per testimoniare la versatilità del genere è sufficiente scorrere la lista delle pellicole in concorso: c’è il Banchetto indiano, documentario breve (titolo originale Authanakoota) ambientato in un allevamento di maiali alla periferia di Bangalore, che sottolinea il valore cerimoniale del cibo, e subito oltre il reportage sulla Franciacorta (F for Franciacorta) di Massimo Zanichelli, diametralmente opposto per panorami e intenzioni. Ma anche il lungometraggio di Daniele Cini, Hungry and Foolish in viaggio nel mondo alla ricerca delle comunità dove il tempo si è fermato; e poi le Mani delle donne dell’Appennino, indagate da Michele Trentini, o il sogno di Little Big George, il bambino indiano che ama la cucina e vuole diventare un grande chef. Mentre sul fare sostenibile e sul rapporto tra modernità e natura si concentra il film a 4 mani di Giorgio Affanni e Andrea Grasselli, Il vortice fuori. E due diversi obiettivi inquadrano il mondo ancestrale dei pescatori: dal Marocco il villaggio degli uomini di Tafedna, dall’Ucraina i pescatori di Bekendor di Anastasiya, nella regione di Odessa.
Degustazioni e convegni. Una città in festa
Ma la manifestazione proporrà alla città anche una serie di appuntamenti collaterali, con degustazioni e convegni realizzati in collaborazione con la Coldiretti Bergamo, e per questo incentrati sulla valorizzazione di prodotti locali. A questi si aggiungono i laboratori pomeridiani di Slow Food su tematiche di attualità alimentare e il Mercato dei Produttori che prenderà forma in concomitanza con gli ultimi giorni del festival, nel week end, lungo il Sentiero. E per ricordare il riconoscimento recentemente conferito alla Lombardia Orientale – eletta Regione Europea dell’Enogastronomia 2017 – la giornata di venerdì proporrà una tavola rotonda sul tema. Di grande interesse anche gli approfondimenti al confine tra intrattenimento e reportage, come gli spazi dedicati al tema dello spreco alimentare, a più riprese trattato nelle pellicole selezionate, e la parentesi conclusiva che la kermesse mette a disposizione di due produzioni Rai dedicate al mondo del food. A presentarle Milena Gabanelli e Duilio Giammaria, celebri volti dell’approfondimento giornalistico sul piccolo schermo, non nuovi a indagini che riguardano il settore alimentare, a Bergamo in concorso proprio con due inchieste già trasmesse in tv: L’olio di palma di Sabrina Giannini (Report 2015) e Petrolio: la magnifica ossessione (2016), tra nuove abitudini di consumo e falsi miti che regolano le nostre scelte a tavola.
Food Film Fest | Bergamo | dal 13 al 17 settembre | per scoprire tutti i film in concorso www.foodfilmfestbergamo.com