20 euro. Hanno avviato la loro startup con soli 20 euro e oggi distribuiscono in gdo, organizzano visite didattiche, creano gadget, producono per conto di consorzi. L'idea di partenza? Tutto sommato abbastanza semplice: “Quando ci siamo trasferiti nel paese di mia moglie Daniela (Farchica, ndr), San Cono, mi sono stupito di vedere fichi d'india ovunque, non a caso con i suoi 1500 ettari di coltura specializzata in fico d’India è il primo produttore in Europa e secondo solo al Messico”.
Ci racconta Gianluca Santanocito, proprietario insieme alla moglie dell'azienda Fico essere buoni. “Eppure, nonostante le decine di aziende, che contano centinaia di dipendenti, nessuno ha mai pensato di trasformarli”. Nasce così, nel 2016, la prima azienda di trasformazione di fichi d'India del paese.
Fico essere buoni
“Dopo aver sbrigato le pratiche relative all’apertura fiscale dell’azienda, siamo andanti in banca e ricordo bene che versammo 20 euro per l’apertura del conto. Avevamo a disposizione solo il garage di casa e il passo successivo era quello di trovare i fornitori di tutti i macchinari necessari. Prima però decidemmo di testare i nostri prodotti alla sagra del fico d'India che si sarebbe tenuta di lì a poco”.
Armati di fichi – dell'ex azienda agricola del padre di Daniela (ora in mano ai fratelli), che fu uno dei primi coltivatori di San Cono – zucchero, pentoloni in rame e olio di gomito, hanno iniziato il loro business. “Le nostre confetture sono piaciute molto, ma sapevamo bene che non potevamo creare un’azienda specializzata con un solo articolo, quindi ci siamo muniti di creatività e abbiamo tirato giù una gamma di prodotti realizzati col frutto: siamo partiti dalla colorazione del frutto, creando confetture di fico bianco, giallo o rosso, e poi ci siamo sbizzarriti con gli abbinamenti: mandorle, uvetta e brandy, peperoncino, gocce di cioccolato”.
Gli anni precedenti a Catania
Una volta definita la gamma hanno chiesto un prestito di 5mila euro in banca e trovato i macchinari necessari. “Quando raccontavamo ai papabili fornitori la nostra idea, si dimostravano entusiasti, permettendoci di ricevere i macchinari con un pagamento rateale. È come se si fosse attivata una reazione di fiducia a catena. Finalmente le cose andavano per il verso giusto”.
Gianluca a questo punto della storia si rabbuia e ci racconta dei tre anni precedenti a Catania dove, sempre insieme all'insostituibile Daniela, avevano tentato un altro business: “Distribuivamo biscotti di mandorla in comode confezioni da quattro, con il marchio HD, nei principali supermercati siciliani. All'inizio le cose sono andate a gonfie vele, ma dopo qualche mese le vendite sono crollate vertiginosamente e il nostro piccolo mondo è caduto a pezzi. Non avevamo più un quattrino, nemmeno per pagare l'affitto, siamo arrivati al paese di mia moglie feriti e amareggiati: volevamo ricominciare una nuova vita”. Un periodo difficile, che ha però gettato le basi per la nuova impresa.
Oltre alle confetture, il pesto di pale di fico d'India
“Abbiamo imparato a rinnovarci continuamente. Ecco perché, nella nostra nuova avventura, non ci siamo fermati al solo frutto”. Durante un viaggio in Messico, i due si sono infatti resi conto che i cladodi, meglio conosciuti come pale di fico d’india, venivano venduti al mercato come fossero pomodori per cui hanno cercato il modo di renderli appetibili anche qui in Italia, non in versione dolce ma in veste salata, dal paté piccante al pesto. Many singles have the same question, does online dating work for African hookups? The answer to that question is, yes! There are many websites that have hookup a beautiful african girl the dating site that works best for you depends on the type of person you are and the kind of relationship you are looking for.
“Abbiamo poi partecipato a diversi eventi per far degustare i nostri prodotti e nel momento in cui abbiamo avuto riscontri positivi ci siamo rivolti alla grande distribuzione, ottenendo subito l'approvazione e l'inserimento dei nostri prodotti alla Coop e Metro Italia”. Per ora nei punti vendita siciliani, e due volte l'anno in tutta Italia grande all'iniziativa Territori Coop, ma “siamo in procinto di iniziare a fornire altre diverse catene di supermercati”.
Le collaborazioni con Valerio Braschi e i consorzi
Oltre alle pale distribuiscono anche i semi e i fiori essiccati - “Anticamente l'infuso dei fiori raccolti ed essiccati era molto usato dalle nostre nonne per depurare il corpo, reni, fegato, sangue e per eliminare piano piano eventuali calcoli renali” - organizzano visite didattiche nella nuova struttura di ben 200 mq, “che a confronto dei 70 del garage, è un lusso!”, hanno creato una linea di gadget destinata ai più piccoli, hanno coinvolto Valerio Braschi per promuovere l'uso dei loro prodotti in cucina, fatturano 170mila euro l'anno, sono in crescita. E hanno dato nuova vita al loro vecchio brand HD, attraverso a delle collaborazioni con i consorzi: “Abbiamo realizzato una marmellata di arance di Ribera Dop e una di limoni di Siracusa Igp”. Un bell'esempio di quanto intraprendenza e tenacia vincano su tutto, poco importa di essere al sud, in un paesino di duemila anime, con solo 20 euro in tasca.
Fico essere buoni - www.ficoesserebuoni.it
a cura di Annalisa Zordan