Aspettando Fico
Se c'è una cosa che non fa difetto a Oscar Farinetti è la capacità di imbastire una campagna di comunicazione in grado di catalizzare l'attenzione generale. Sin quasi ribaltando a proprio vantaggio quei (consueti) ritardi di cantiere che atterriscono anche gli imprenditori più navigati. Che nel caso del maxi progetto Fico Eataly World hanno protratto l'attesa per varcare la soglia del primo grande parco a tema gastronomico d'Italia fino al prossimo autunno. Fico aprirà i battenti il 4 ottobre 2017, ma le manovre di avvicinamento, mentre i lavori alle porte di Bologna procedono a ritmo serrato, si fanno sempre più stringenti. E concrete. Ora è arrivato il momento di svelare le carte, e sul tavolo finiscono un gran numero di partnership già consolidate e qualche nuova collaborazione che prenderà forma in occasione del progetto di ristorazione e cucina più ambizioso mai affrontato finora da Farinetti. Questo perché il complesso e variegato apparato di ristoranti tematici, osterie, bar e chioschi che troverà spazio da Eataly World dovrà essere in grado di valorizzare le attività produttive e le “fabbriche contadine” che sono il vero cuore pulsante di Fico. E infatti almeno l'80% delle materie prime – precisano i vertici – arriveranno in tavola direttamente dalle filiere del parco, con l'idea di restituire la varietà enogastronomica italiana e conquistare quel pubblico trasversale che ci si attende di veder affluire numeroso a Bologna.
La varietà made in Italy a tavola
Quel che è già facile intuire è che si potrà mangiare un po' ovunque: oltre all'area dedicata, con ristoranti a tema di fascia media e gourmet, proposte regionali, format inediti e corner street food, anche diverse fabbriche disporranno al proprio interno di uno spazio per fermarsi a mangiare. Il frantoio di Olio Roi, per esempio, ospiterà il Bistrot dell'Ulivo, proponendo piatti regionali liguri e sfizi popolari come la focaccia genovese e la farinata a cura del forno Zena Zuena. Ma anche la fabbrica Di Martino valorizzerà la pasta di Gragnano con il supporto di un grande chef. Stessa chiave per il pastificio di Campofilone o la panetteria che proporrà specialità da strada al bistrot affidato al Forno di Calzolari. E così dicendo per i chioschi della Prosciutteria di Ruliano, del Mortadella World, del Suino nero di Madeo e Savigni, del Parmigiano Reggiano, del pomodoro Mutti, della pescheria gestita da Lpa Group, con il consumo sul posto di crudi e pescato del giorno. Presso l'allevamento di galline di Eurovo, invece, nascerà la Trattoria dell'Uovo, con menu tematici che racconteranno uno degli ingredienti più versatili nella cucina di tutta Italia. Mentre per la degustazione di pasta fresca direttamente allo spaccio della fabbrica nascerà il format SfogliAmo. A seguire l'elenco delle insegne principali che comporranno l'offerta ristorativa di Fico Eataly World:
Enrico Bartolini – Le Soste: Della prima esperienza “commerciale” dell'Associazione Le Soste si parla già da qualche settimana. La partnership con Farinetti nasce nel segno di un sodalizio con lo chef del Mudec, che da Fico supervisionerà la proposta gourmet dell'insegna di punta, ospitando a turno gli altri chef dell'associazione.
Il Pesce: Con il pesce in arrivo dalle marine italiane i fratelli Raschi del ristorante Guido di Rimini (Due Forchette) proporranno una tavola di mare d'autore con l'ambizione di rappresentare una nuova meta gourmet a tema ittico in ambito regionale.
L'Osteria del Fritto: I campioni del fritto, anche in questo caso, sono Gaetano e Pasquale Torrente, con un ampio progetto sulla valorizzazione della friggitoria italiana, da passeggio e al piatto.
La Carne: Sodalizio tra La Granda e Zivieri per un ristorante dedicato alla carne italiana di qualità, tra razze bovine, selvaggina, specialità regionali e proposte popolari, dall'hamburger al lampredotto.
La Pizzeria: Per la prima volta in Italia Rossopomodoro (già partner nelle filiali di Eataly Mondo) rappresenterà l'arte della pizza per Farinetti, proponendo anche le varianti della tradizione napoletana, come la pizza a portafoglio.
La Pasta: Affidato alle cure della storica trattoria Amerigo dei Colli Bolognesi, il ristorante della pasta gioca in casa, con tante specialità della cucina bolognese, ma anche una ricca proposta di primi piatti nazionali a base di pasta e riso.
L'Osteria del Culatello: A cura di Antica Ardenga proporrà salumi e formaggi prodotti nel parco di Fico, con un occhio di riguardo al Culatello e ai sapori della Bassa Parmense, di cui l'azienda rappresenta un'eccellenza riconosciuta.
L'Orto: Un altro sodalizio per valorizzare la produzione di ortaggi e legumi della fabbrica contadina. Alla direzione del bistrot veg ci saranno Riccardo di Pisa e Beatrice Lipparini (già bistrot RosaRose).
La Vineria dell'Enoteca: Spazio a merende e aperitivi con abbinamento al calice dall'ampia cantina di Fico. A cura di Fontanafredda.
Il Bistrot della Patata: C'è Pizzoli alla guida del bistrot tematico che valorizza i molteplici impieghi in cucina della patata, dagli gnocchi alle classiche chips.
La Birreria: Ancora una partnership consolidata, quella con Baladin e Teo Musso, per la birreria di Fico. Birre vive prodotte nell'attiguo birrificio, da gustare con piatti di carne, verdure o street food.
L'Acetaia e Trattoria gnocco e tigelle: Trattoria Cognento arriva da Fico per rappresentare il mondo delle acetaie emiliane, proponendo gnocco fritto, tigelle, paste ripiene e cucina tradizionale regionale.
L'Osteria dei Borghi più belli d'Italia: Con l'Associazione dei Borghi più belli d'Italia, Farinetti studia una doppia formula – bottega e osteriea – per valorizzare prodotti tipici e specialità in rappresentanza di tutta la Penisola.
Il Ristorante Bell'Italia Camst: Destinato principalmente all'organizzazione di eventi, lo spazio da 500 coperti sarà gestito da Camst, con un menu che propone un viaggio in Italia attraverso i grandi piatti della tradizione.
I Tartufi di Urbani con La Fontana: All'osteria bolognese è affidato il compito di valorizzare i tartufi di Urbani secondo stagionalità, dal bianco autunnale allo scorzone estivo.
I Chioschi dello street food: Tantissime le realtà riunite sotto il cappello del cibo di strada, dalla porchetta di Renzini agli arrosticini Jubatti Carni, dalla piadina di Romagna Food al cocomero di Gaia. E poi ancora Pollo del Campese, prosciutto San Daniele, carne al barbeque con il Mercante delle Spezie di Genova. Ma anche chioschi a tema regionale, come quello delle Marche e della Sardegna. E un contenitore di “classici da strada” come experienceIN.it, che coordinerà una proposta sempre diversa per raccontare tutta l'Italia del cibo di strada.
La Gelateria: Affidata alla sapienza di Carpigiani, la gelateria si propone come punta di diamante dell'offerta gastronomica, con l'aiuto di Santi Palazzolo, che per Fico produrrà anche pasticceria siciliana d'autore (per il cioccolato invece c'è Venchi, per i grandi lievitati Balocco, che produrrà in loco).
Fico Cocktail Bar: Affidato alla supervisione di Bartender.it proporrà una drink list che esalta gli ingredienti e i distillati italiani.
Caffetteria centrale: Design avveniristico e torrefazione artigianale interna per la caffetteria di Lavazza.
a cura di Livia Montagnoli