L'intera enogastronomia di una regione raccontata in quattro giornate. Accade a Pescara, nell'entroterra abruzzese dall'8 all'11 ottobre con il Festival delle Terre d'Abruzzo. La manifestazione si propone di far conoscere al pubblico i prodotti più rappresentativi della cucina abruzzese dall'aglio rosso di Sulmona al miele dell'Appennino, restituendo valore al territorio da cui nascono.
L'evento
In collaborazione con Slow Food il festival presenta i presidi appartenenti alle diverse aree del territorio, dalla Majella al Gran Sasso, quelle che l'autore pescarese Ennio Flaiano definiva due “basiliche” che “si fronteggiano in un dialogo molto riuscito e complementare”. Perché l'evento non si limita alla cucina, ma abbraccia l'intero territorio, valorizzando le bellezze dell'Appennino spesso poco conosciute. Un festival promosso dalla Scuola del Gusto Abruzzo, una realtà che unisce le comunità enogastronomiche locali allo scopo di comunicare la cultura del gusto attraverso corsi e degustazioni. Coinvolti nell'organizzazione anche 5 Gal (gruppi di azione locale) – Maiella Verde, Terre Pescaresi, Gran Sasso-Velino, Abruzzo Italico Sangro, Leader Teramano – e l'Associazione Culturale Paesaggi d'Abruzzo. L'evento si svolge all'interno del Museo delle Genti di Pescara, ente creato per promuovere la cultura, la storia e le tradizioni della regione.
Alla base del festival dunque, la voglia di comunicare un territorio rimasto troppo a lungo isolato; celebre è l'espressione utilizzata da Boccaccio “più in là che Abruzzi”, in cui questa regione diventa termine di paragone per le lunghe distanze. Una terra che proprio nella sua diversità, nell'amenità dei suoi borghi antichi, ha trovato la forza che oggi la caratterizza. Da qui nasce l'iniziativa della manifestazione “Ti racconto le terre d'Abruzzo”, una mostra di fotografie, video e storie del territorio. Un evento nell'evento che si conclude sabato 10 con la premiazione del racconto che meglio riesce a descrivere l'Abruzzo.
Prodotti
La base della manifestazione rimane però la kermesse di prodotti tipici. Dalla patata turchese al fagiolo tondino del Tavo, dalla mortadella di Campotosto al fico secco reale di Atessa, senza dimenticare lo zafferano aquiliano e il carciofo di Cupello, noto per essere uno degli ingredienti principi della cucina di Niko Romito.
E Romito, naturalmente, non poteva mancare. Lo chef si sposta nella città natale di D'Annunzio per un incontro con i visitatori in cui spiega il valore della sua terra e le potenzialità di quel terreno in cucina. Il festival è anche un'occasione per parlare del suo ultimo libro Apparentemente Semplice, i cui temi verranno approfonditi in un'intervista condotta da Mauro Tedeschini, direttore de Il Centro, quotidiano regionale.
Ma torniamo ai prodotti. Un ruolo importante lo gioca il miele, mostrato dagli apicoltori nomadi della val di Sangro, area che si snoda al sud della provincia di Chieti. Altra sezione di rilievo è quella riservata all'olio extravergine d'oliva, “50 sfumature di EVO” con degustazioni guidate da Bruno Scaglione, tecnico ed esperto di oli d'oliva vergini e extravergini, assaggiatore ONAF, ONAV, ONAS e agronomo. Protagonista della degustazione, il monocultivar di Coratina de Frantoio Hermes di Claudio Di Mercurio, azienda biologica che dà vita a un extravergine premiato con le tre foglie dalla guida Oli d'Italia 2015. Inoltre, nel Museo del Risorgimento verrà presentato il libro di SimonLuca Perfetto Il commercio dell'olio attraverso la via portuale della Pescara spagnola (1554-1557).
Non mancano, poi, laboratori dedicati al vino, organizzati da Giorgio Suriani, sommelier e proprietario di un'enoteca con cucina, Vineria per Passione a Vasto, comune sulla costa adriatica. Fra le altre ricchezze gastronomiche regionali, i formaggi di montagna, presentati e spiegati nel laboratorio “Espressione di Pecorino” all'interno del Museo del Gusto. Il workshop è tenuto da Manuela Cozzi, gestore di un agriturismo ad Anversa, comune della Valle del Sagittario, un angolo d'Abruzzo prezioso che comprende alcuni fra i borghi più suggestivi della penisola. La preparazione dei formaggi, rigorosamente a latte crudo, verrà illustrata invece dall'Azienda Agricola Vincenzo D'Annunzio, un caseificio del comune pescarese di Penne.
I prodotti possono essere assaggiati durante l'Aperi-slow, che chiuderà il festival domenica 11 ottobre. A concludere le degustazioni del festival, le Dolcezze d'Abruzzo offerte da Loredana Cattafesta e Romano Fioriti, proprietari del panificio “Il tuo pane” di Tornareccio, parte della Comunità Montana Montagna Sangro Vastese in provincia di Chieti.
Ortaggi da agricoltura biodinamica, assaggi, abbinamenti ma anche presentazione di libri e trasmissioni per un'informazione sul territorio a 360 gradi. Trabocchi in Bike è una di queste, serie televisiva ideata dall'associazione culturale “Talenti e Territori” incentrata sul progetto di pista ciclopedonale della via Verde della Costa dei Trabocchi. Uno dei volumi presentati è quello di Ezio Colanzi, ideatore del progetto Cicloeremia, una serie di itinerari in mountain bike alla scoperta dei territori rimasti quasi del tutto incontaminati dalla presenza dell'uomo. Il libro Dove tornano le nuvole bianche. Viaggio in bicicletta nell'Abruzzo abbandonato racconta il percorso dell'autore fra le zone più remote della regione, i luoghi apparentemente abbandonati ma che pullulano di vita; pezzi di terra spesso dimenticati, sottovalutati o addirittura sconosciuti, un po' come le ricchezze della regione stessa. È il diario di un viaggio nella natura integra dove personaggi e bellezze paesaggistiche si confondono fino a risultare un'unica realtà, quella dell'Abruzzo silenzioso, discreto, che rimane nell'ombra ma che sempre riesce a stupire chi per la prima volta lo scopre. “Mi volto verso la montagna. 'Si avvicinano le nuvole bianche’ .Mario le vede: ‘No, qui le nuvole bianche tornano” (Colanzi).
Festival delle Terre d'Abruzzo | Pescara | 8,9,10,11 ottobre 2015 , ore: 10.00 | Euro 4,00 | Via delle Caserme, 24 | tel. 085 4510026 | www.facebook.com/events/526117424220307/
a cura di Michela Becchi