Quando nel 2011 elBulli fermò le cucine il suo chef Ferran Adrià rassicurò i delusi annunciando che il locale non avrebbe definitivamente chiuso i battenti ma sarebbe stato trasformato in un qualcosa di diverso, sempre inerente a cibo e sperimentazione, ma non più di somministrazione. Da allora voci e indiscrezioni si sono accavallate, dato che l'oggetto della discussione era la sorte di uno dei ristoranti più famosi del mondo. Ma ora Adrià ha annunciato l'imminente apertura. “Questa è la prima volta che possiamo dire che il progetto è quasi finito. La Fondazione è stata progettata per tre anni, con diverse modifiche, e ora possiamo dire che è completa al 95 %” ha detto lo chef spagnolo nel corso di una conferenza stampa. La data ufficiale dell'apertura è fissata per il mese di maggio 2015.Struttura? Il nuovo spazio sarà suddiviso in tra segmenti tematici principali. Il primo, elBulli 1846, sarà dedicato alla storia della gastronomia. Il secondo, elBulli DNA, sarà invece un vero e proprio laboratorio di innovazione e sperimentazione culinaria, mentre il terzo sarà il cuore pulsante di un'iniziativa dedicata al web di cui già avevamo accennato: il Bullipedia.
“Quaranta persone provenienti da tutto il mondo”, ha spiegato, “come cuochi, designer e architetti lavoreranno nel laboratorio elBulli DNA puntando verso maggiore efficienza e innovazione. I risultati finali saranno pubblicati su Internet”. Ferran Adrià è anche intervenuto sul fattore ambientale: per essere operativo, il nuovo spazio avrà bisogno di una piccola espansione che dovrebbe avvenire in un'area sotto vincolo ambientale. Si tratta infatti del parco naturale di Cabo de Creus, sulla costa settentrionale della Catalogna. “Non ci saranno impatti ambientali negativi” ha assicurato “la disponibilità delle autorità regionali e delle istituzioni locali è una garanzia a sostegno del mio impegno”. E, vista l’apertura in perfetta corrispondenza con l’Expo di Milano chissà che non nasca qualche corrispondenza…