Se siete genitori vi sarà capitato almeno una volta di dover cambiare il pannolino del vostro bimbo in situazioni scomode, per usare un eufemismo. In un treno traballante, al parco, al bar, al ristorante. E quanto avete apprezzato quei luoghi che mettono a disposizione comodi fasciatoi con tanto di materassino (lavabile)? Un plus non trascurabile che magari vi ha convinti a ritornare. E la domanda che in tanti si saranno posti è: ma non è obbligatorio mettere un fasciatoio nei bagni di un ristorante? Lo abbiamo chiesto a Massimiliano Dona, avvocato e Presidente di Unione Nazionale Consumatori.
Il fasciatoio è obbligatorio solo in alcuni comuni
«Non esiste una legge nazionale che imponga l’obbligo di avere un fasciatoio nei ristoranti in Italia, a differenza di quanto accade negli Stati Uniti in cui c’è una certa sensibilità anche ad avere il fasciatoio nel bagno dei maschi», spiega Dona che ricorda come un disegno di legge del 2018, presentato dalla Senatrice PD Laura Garavini, mirava a rendere obbligatoria la presenza di fasciatoi nei locali pubblici, compresi i ristoranti, accessibili a entrambi i sessi. E aggiunge che «attualmente la normativa sui fasciatoi nei locali pubblici può variare a livello regionale o comunale. Ad esempio, a Firenze, gli esercizi commerciali e i ristoranti con una superficie superiore a 200 metri quadrati devono essere dotati di seggioloni per bambini e spazi attrezzati con fasciatoio per il cambio dei neonati».
Un obbligo legale che dovrebbe essere esteso, a nostro avviso, a tutti i comuni. Ma al di là dell'obbligo, aggiunge sempre Dona, «i ristoranti possono scegliere di offrire i fasciatoi come servizio ai clienti, il che li rende sicuramente molto apprezzati dai consumatori». Che poi basterebbe così poco: esistono fasciatoi pieghevoli (profondi, da chiusi, una ventina di centimetri) a circa un centinaio di euro. O forse ci sfugge qualche difficoltà nel predisporre di un fasciatoio?