Si continua a parlare internazionale nei giorni di Expo. E come potrebbe essere altrimenti con la bellezza di 144 Paesi riuniti in una città, Milano, destinata a rinnovarsi giorno dopo giorno sotto l’impulso positivo di stimoli, idee, proposte per il futuro del Pianeta, identità comunitarie e culture gastronomiche che si incontrano disegnando percorsi sempre nuovi. Tutti da scoprire, in una trama di relazioni tra i padiglioni nazionali, gli istituti stranieri della città, le associazioni culturali, le comunità etniche di Milano. La settimana che sta per aprirsi illumina nuovi angoli del mondo, e quale miglior modo per avvicinarsi a nuove culture se non scoprirne tradizioni e abitudini a tavola?
La cerimonia del tè e i sapori della Spagna
Il 19 e 20 maggio il Padiglione del Giappone, particolarmente apprezzato dal pubblico in visita alla cittadella, organizza due appuntamenti fuori Expo con la Cerimonia del Tè, protagonista presso l’Università Statale di Milano (nella Sala Napoleonica di via Sant’Antonio 10). La chanoyu, com’è detto il tradizionale rito del Sol Levante, sarà accompagnata dalla degustazione di dolci tradizionali nipponici – i wagashi - con la partecipazione di una delle più importanti case dolciarie giapponesi, la Società Toraya, e l’intervento di due esperte di arte e letteratura locale, oltre che della celebre maestra della cerimonia del tè Michiko Nojiri.
Sempre il 20 maggio è l’Istituto Cervantes di Milano a organizzare il secondo appuntamento con l’iniziativa El sabor de la ñ, promossa in occasione di Expo con i quattro consolati latinoamericani di Argentina, Repubblica Dominicana, Messico e Perù. Gli incontri mirano ad approfondire a tavola gli elementi tipici delle cucine dei Paesi di lingua e cultura ispanica, attraverso il coinvolgimento di chef in arrivo dai Paesi interessati. Mercoledì 20, dalle 19, sarà la volta di Fernando Borja Adan Miguel, chef spagnolo della Rioja, tra baccalà, chorizo e pere al vino rosso. Poi toccherà ad Argentina (il 27 maggio), Repubblica Dominicana (il 10 giugno) e Perù (il 24 giugno); solo su prenotazione, il costo dell’evento è di 45 euro a persona, per show cooking e degustazione presso il laboratorio Arte del Convivio di Corso Magenta.
Kosher@Expo e Be Nordic
Ancora una rassegna itinerante quella che porta in scena la cultura gastronomica ebraica, con gli appuntamenti di Kosher@Expoorganizzati dall’Ente di certificazione Eurokosher parallelamente alla proposta del Padiglione di Israele. Un percorso che si protrarrà fino a ottobre per rivelare le abitudini alimentari ebraiche sotto il profilo culturale ed economico; il 21 maggio, per esempio, si impasta la challa, il pane dello Shabbat, mentre si scoprono le ricette e i segreti della cucina kosher (su prenotazione, solo per il pubblico femminile), mentre presso La casa 770 (aperta fino a ottobre in via Poerio 35) il calendario prevede incontri culturali, degustazioni e spettacoli musicali.
Dal 22 al 24 maggio invece si sale nel profondo Nord per scoprire i sapori scandinavi di Be Nordic, la manifestazione ospitata presso il centro culturale Boutek: degustazioni, incontri e laboratori per conoscere la cultura di Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia e Islanda.
Le cene culturali dell’Italian Makers Village
Ma anche l’Italia si dimostra attenta a riscoprire un dialogo con le identità gastronomiche del mondo: è l’Italian Makers Village di via Tortona 32 (il fuori Expo di Confartigianato) a ospitare gli appuntamenti con le Cene Culturali, in partenza il 18 maggio con il focus sulla cucina ortodossa e un menu a base di pietanze tipiche rumene. Appuntamento dalle 20.30 con l’Oriente d’Europa – A tavola con l’ortodossia all’interno del temporary restaurant Solatium.
El sabor de la ñ | clicca qui
Kosher@Expo | http://kosherexpo2015.com/
Be Nordic | http://benordic.tumblr.com/
Cene Culturali | http://italianmakersvillage.