Cinquecento esperti seduti a 40 tavoli di discussione, suddivisi in 4 aree tematiche. Così, a poco più di 80 giorni da Expo – poco più di una settimana fa - è andato in scena “Expo delle Idee” organizzata dal Governo con Expo e Rai all’Hangar Bicocca Pirelli di Milano. In particolare i temi su cui si è ragionato sono stati: dimensioni dello sviluppo tra equità e sostenibilità; città umana, futuri possibili tra smart e slow city; cultura del cibo; agricoltura, alimenti e salute per un futuro sostenibile. L'incontro è stata anche l'occasione per gettare le basi della Carta di Milano, una sorta di protocollo di Kyoto sul cibo: la prima volta nella storia delle Esposizioni universali che a fine evento resterà in eredità un manifesto di impegni e intenti condivisi sul tema di tutto l'Expo, Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita.
“I contenuti della Carta” ha detto il ministro dell'agricoltura Maurizio Martina “emergono adesso per la prima volta, ma ci stanno lavorando da quasi due anni decine di ricercatori e universitari”. Una prima bozza sarà presentata il 28 aprile in occasione del terzo colloquio internazionale di Laboratorio Expo, ma la versione definitiva sarà consegnata il prossimo ottobre al segretario dell’Onu Ban Ki-moon, collegando così il semestre di Expo all’appuntamento degli Obiettivi del Millennio. “Abbiamo l’ambizione” ha continuato Martina “di trasformare 20 milioni di visitatori di Expo in 20 milioni di ambasciatori del diritto al cibo nel mondo”. Un dirittoche secondo il Ministro dovrebbe essere inserito nella Costituzione italiana. Proposta accolta anche dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: “Ci confronteremo su questo nelle prossime settimane. Credo sia sensato che avvenga nel nostro Paese, che è anche sede della Fao, e nell’anno in cui ospitiamo l’Expo”.
A Milano si è, poi, parlato anche di vino, grande protagonista della prossima Esposizione Universale “Il sistema del vino italiano” ha detto Antonio Rallo, intervenendo in quanto vicepresidente di Unione Italiana Vini “può e deve essere sempre più un volano per lo sviluppo del territorio, sia dal punto di vista paesaggistico sia da quello economico. Expo rappresenta per tutti noi un’occasione imperdibile per far conoscere e toccare con mano a 20 milioni di visitatori, il nostro territorio e i nostri prodotti di qualità. Se la politica, le Istituzioni, il mondo associazionistico, inizieranno a crederci senza se e senza ma, allora il nostro sistema vino e l’agricoltura italiana diventeranno veramente un volano per lo sviluppo consapevole e coerente del territorio”.