Turchese è il colore della settimana, quello del tappeto che accoglie la sfilata attraverso i giardini della Venaria Reale degli artisti in gara all'Eurovision. 40 delegazioni da altrettanti paesi, con un grande escluso, ovvero la Russia, estromessa dalla competizione dopo l'invasione all'Ucraina. Ma non c'è solo musica nell'Eurovision: nei giorni del festival musicale internazionale Tuorlo magazine esce dal digitale per approdare nel reale con un pop up restaurant dal nome emblematico di ristorante Europa, che vuole seguire, nei temi e nelle istanze, i codici del contest musicale. Anima pop, dunque, e afflato transnazionale, per il Ristorante Europa, che usa lo strumento del cibo per cantare l'unione tra i popoli, esattamente come avviene per la musica nel festival.
Il programma del ristorante Europa
Il ristorante Europa, che occupa gli spazi di EDIT, nasce con l'intento di celebrare l'incontro tra popoli, superando confini e diseguaglianze, dando un contributo fattivo all'emergenza nata con il conflitto risso-ucraino attraverso un ciclo di charity dinner del costo di 100 €, a favore del World Central Kitchen di Josè Andres, impegnato in questi giorni a dare supporto a ucraini, in fuga o rimasti del loro paese. Non a caso, resident chef del ristorante Europa è l'ucraina Kseniia Amber testimone del suo popolo, e portatrice di un messaggio di pace e di condivisione. È lei a presenziare alle 3 serate che vedono impegnati chef di tutta Europa in cene a più mani che accolgono ed elaborano spunti e tradizioni diverse in un linguaggio paneuropeo, contemporaneo e fitto di connessioni. Si comincia il 10 maggio con il torinese Matteo Baronetto (Del Cambio, Torino), il sardo Nicola Bonora (Serica, Milano), il portoghese Pedro Almeida (Midori, Sintra) e del peruviano Alexander Robles (Azotea, Torino). Giovedì 12 è il turno di Simone Caponnetto (il Locale, Firenze), con il londinese Daniel Morgan, Stefano Sforza (Opera, Torino), l’albanese Rigels Tepshi (Ottocentodieci, Sannazzaro de Burgondi) e la chef di origine messicana Karime Lopez (Gucci Osteria, Firenze). Sabato 14 chiudono la modenese Laura Santosuosso (Remulass, Milano), insieme al norvegese Ondrej Taldik (Manshausen, Steigen) e Noah Dal Colle di origini italo-greco-mongole di Ikoyi di Londra.
Eurovisionary Talk
Nel pomeriggio, dalle 17.30, il ristorante Europa si trasforma in spazio per il confronto e il dibattito, con il programma degli Eurovisionary Talk nei quali si parla di cucina, di sostenibilità ed equità sociale e ambientale, di viaggi e salute del mare. Un programma che apre a interconnessioni tra le varie giornate e con l'evento principale, grazie alla partecipazione di alcuni dei cantanti in gara. Si comincia il 10, con Kseniia Amber, Matteo Baronetto e Nicola Bonora, per parlare di cucina, condivisione e unione e raccontare come nasce il progetto del ristorante Europa. Mercoledì 11 maggio Sara Caulfield e Giulia Ceirano parlano di viaggiare sostenibile raccontando esperienze e scelte, condivise e consapevoli. Giovedì 12 il tema è la parità di genere – a partire dalla musica, la cultura, per approdare ad altri ambiti della vita di ognuno - un tema di prima attualità (cui anche il Gambero Rosso dedica un ciclo di interviste per approfondire il dibattito) con la partecipazione di Valeria Fioretta, creator e podcaster, Francesco Ferreri, antropologo e consulente di diversity ed inclusion. Ultimo talk, sabato 14, è con il videomaker e documentarista subacqueo Marco Spinelli e la la green influencer Giorgia Pagliuca per parlare di sostenibilità e di mare.
Ristorante Europa – Edit – Torino – piazza Teresa Noce, 15A - dal 10 al 14 – info e prenotazioni: www.ristoranteuropa.com
Idee e proposte food per Eurovision
Anche un grande evento musicale come Eurovision Song Contest può dunque diventare un’occasione per dare nuova visibilità alle tradizioni gastronomiche torinesi e piemontesi, una vetrina internazionale per agnolotti e vermouth. È quello che hanno dichiarato all’unisono il sindaco Lo Russo, il presidente della Regione Cirio, il Presidente della Camera di Commercio Gallina inaugurando a Palazzo Madama, nel cuore della città, il Media Centre Casa Italia, uno spazio di promozione di Torino e del Piemonte, scenario in diversi momenti della giornata del programma Piemonte Tasting Experience con degustazioni, aperitivi, merende sinoire, vini e cocktail. Tutti molto apprezzati da giornalisti e addetti ai lavori.
Ma è tutta la città - e per tutti - che punta a far conoscere al mondo le eccellenze torinesi. Così è nato il programma di Turismo Torino e Provincia, con un’attenzione alla tipicità e insieme al prezzo: una cinquantina di ristoranti, osterie, trattorie della città propongono per tutta la settimana il Piatto Eurovision, composto da 4 antipasti tipici e un calice di vino (a €15) e una ventina di cocktail bar l’Aperitivo Cocktail Eurovision, ovvero un cocktail con tagliere salumi/formaggi local (€10). Oltre all’aperitivo di culto, l’Extra-Vermouth, con tre degustazioni di vermouth e assaggi food abbinati, a 18€. L’elenco dei locali che hanno aderito si trova su www.turismotorino.org ed è il segno di quanto la città sia coinvolta nel progetto.
Le iniziative dei locali per Eurovision
Oltre a svariate proposte creative a livello dei singoli locali. Così com’è di Via dei Mille 32, per esempio, ha creato un menu ispirato alle ricette regionali e dedicato ai cantautori Dalla, De Gregori, De Andrè e Battisti, dall’antipasto Caruso alla lasagna Viva l’Italia, le polpette Il pescatore e il dolce La collina dei ciliegi. Scannabue in largo Saluzzo, uno dei locali da sempre più amati dal visitatori anche stranieri, ha scelto per Eurovision un menu degustazione di tradizione piemontese, dal vitello tonnato ai plin ai tre arrosti al bunet. Bacalhau Osteria di corso Regina Margherita 22 fino a domenica prossima diventa Casa Portogallo in omaggio alla cantautrice Maro in gara a Torino e al Paese a cui lo chef Fabio Montagna dedica la sua cucina, con l’aperitivo portoghese con 5 petiscos di baccalà o menu degustazione.
Il Gramsci, ristorante di tendenza nell’omonima via, con il nuovo chef Alessio Zuccaro, ha scelto per il menu dedicato all’Eurovision di riprendere lo spirito della manifestazione: fare incontrare più popoli, più persone, in un dialogo che diventa un food-tour fra Italia, Spagna, est Europa, Scandinavia. Per l’occasione anche il bartender del ristorante, Alessandro Cavalli, ha creato un signature cocktail abbinato al menu dello chef, nome d’obbligo Brividi, omaggio alla canzone di Mamhood e Blanco, ingredienti succo di bergamotto fresco, succo di mela, gin, ginger beer e menta.
E tutta la settimana un aperitivo diverso ogni sera al One Apple Concept Bar & Restaurant, con abbinamento di specialità di produttori del territorio, da Luca Scarcella ad Agribiscotto, al Pastificio Bolognese con gli europlin, al sushi di Domenico Volgare.
C’è anche il gelato Euroskin, contaminazione fra il cioccolato torinese e il pangiallo, dolce romano, ideato dal maestro gelatiere Leonardo La Porta di Miretti e condiviso da alcune gelaterie in città.
Persino Deliveroo ha creato i “panini musicali”: una limited edition di 5 proposte gourmet che prendono il nome da alcuni dei generi che hanno fatto grande la musica made in Torino: alternative, pop, dance, indie ed electro (in esclusiva sulla app di Deliveroo fino al 15 maggio).
Davvero musica e food sono la cifra di questa settimana Eurovision torinese e fanno ben sperare a una rinascita della città. E per seguire la serata finale alla Centrale della Nuvola Lavazza Notte del Rosé, maxischermo più degustazione di vini rosati piemontesi e sfizi gastronomici del territorio (da prenotare su shop.tobevents.it)
a cura di Antonella De Santis e di Rosalba Graglia