Lo chiamavano "Er Fettina". Il terzo approdo di Claudio Ranieri come allenatore sulla panchina della Roma arriva nel segno dello strettissimo legame tra l'allenatore, che i primi calci al pallone li tirava a San Saba - ma la cui seconda casa era la macelleria del padre a Testaccio - e la Capitale.
"Core testaccino"
Via Luca della Robbia, a qualche isolato dal Mercato di Testaccio, ha sempre rappresentato uno dei luoghi del cuore di Ranieri. Qui il sor Mario, il papà dell'allenatore, aveva una macelleria. Circostanza che è valsa a Ranieri il soprannome di "Er Fettina" nonostante lui «al negozio non ci stava quasi mai e le fettine non le ha mai tagliate», aveva raccontato al portale Il Romanista Sergio Rosi, presidente dello storico Roma Club Testaccio. Negli anni Sessanta, con il mattatoio di quartiere attivo a pieno regime, Ranieri preferiva dedicarsi solo al calcio, svolgendo di tanto in tanto qualche consegna nel rione. «Mio nonno consegnava la carne nella loro bottega» ricordava a Leggo, Alessandro Cochi, testaccino doc, «certi siparietti con la mia famiglia, da sempre laziale...».
Caffè ed aperitivo ai Parioli
Neppure l'emigrazione in Inghilterra, più che fortunata considerato l'incredibile titolo conquistato nel 2016 con il Leicester, ha scalfito l'amore di Ranieri per la sua Roma. Negli ultimi anni la sua base era ai Parioli, con alcuni luoghi dove "Er Fettina" faceva tappa fissa: il caffè del mattino al Gepy Bar di via Giovanni Schiaparelli, l'alimentari di viale Parioli e, per la sera, l'aperitivo al Carrots Cafè di piazza Euclide. Nel mezzo della giornata, una capatina in centro per un gelato da Ciampini, in piazza San Lorenzo in Lucina.
L'imbattibile carbonara della sora Rosanna
Si dice Roma e non si può non pensare alle sue specialità culinarie. Per un cittadino doc come Ranieri, esistono anche in questo caso dei locali imprescindibili. «I fratelli Roscioli, in via dei Giubbonari, la Gattabuia in via del Porto, a Trastevere, Tazio a piazza della Repubblica e Le Due Lune a via della Merluzza», scriveva ancora Leggo. Per i fagottelli alla carbonara, tuttavia, l'allenatore si concede il top di gamma: lo chef stellato Heinz Beck. Anche se, per stessa ammissione di Ranieri «non esiste stellato al mondo che superi casa le specialità che mangio con lei». Il riferimento è alla moglie, la sora Rosanna.