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15 Mar 2016, 11:24 | a cura di

La manifestazione del Forte Prenestino arriva alla sesta edizione, sempre in nome del libero mercato, quello certificato che fa bene a chi produce e a chi consuma. Tanti vini biologici in degustazione, i prodotti e le cucine di TerraTerra, gli spettacoli e le performance dedicati all'eros. 


 

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Vino e eros. Connubio possibile

 

Per la sesta edizione il festival dedicato al connubio tra vino e sensualità torna al Forte Prenestino di Roma, sfoderando la carta dell'alchimia “che inebria, unisce, avvicina”. La manifestazione capitolina è abbastanza unica nel suo genere, pur facendo appello a un topos abbastanza tradizionale, che fa del vino un potente afrodisiaco (basta che non si esageri!). Dal 18 al 20 marzo il week end del noto centro sociale romano si dividerà tra degustazioni vinicole di etichette biologiche e biodinamiche, specialità gastronomiche, mostre, concerti, cinema e djset. Come di consueto lo spazio scelto per accogliere produttori in arrivo da tutto il mondo è quello delle Centocelle sotterranee del Forte Prenestino, che assumerà i contorni di un baccanale contemporaneo, dedito al bere di qualità e all'intrattenimento culturale. In degustazione le etichette e i prodotti di 60 vignaioli e contadini autentici, che promuoveranno il cosiddetto vino critico, biologico, naturale, di provenienza certificata, che non specula sul prezzo e rispetta l'ecosistema, con l'obiettivo di favorire il consumo consapevole. In nome della conoscenza dei prodotti, della trasparenza dei prezzi, della riduzione dell'impatto ambientale, anche sul versante gastronomico, con le proposte dei produttori in arrivo da diversi territori europei all'insegna della biodiversità. Tutt'intorno performance, installazioni, spettacoli che corrono sul fil rouge della sensualità come forma d'arte.

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Consumo critico e cibo di qualità

D'altronde, sin dalle origini, la dichiarazione di intenti della manifestazione ideata nel 2004 dall'Enoteca Forte Prenestino vuole aiutare il pubblico a riscoprire la sensorialità del gusto, contrastando le catene di distribuzione e la produzione massificata. Nell'ambito del festival si voterà il vino più “enotico”, quello che meglio di tutti gli altri esprime i valori dell'iniziativa, mentre il Mercato TerraTerra resterà aperto dall'alba al tramonto per l'acquisto dei prodotti in degustazione (gli assaggi alcolici cominciano nel pomeriggio). Tra le cucine in degustazione, proposte da diverse regioni d'Italia, con la pasta ai grani antichi al ragù napoletano o il panino salsiccia e friarielli dalla Campania, le pucce e gli arrosticini di pecora lucana da Puglia e Basilicata, la trippa e le salsicce di cinta dalla Toscana, la torta al testo e i salumi dall'Umbria, e poi ancora hamburger di zucca e taglieri di formaggi vaccini e ovicaprini, lasagne bianche con borragine e tagliatelle con ragù di cinghiale, crostate e cannoli siciliani. Per i vegani kebab di seitan e verdure, crocchette di patate artigianali e molto altro, mentre Zollenomadi proporrà le sue pizze con farine dei Somari e tanti ingredienti stagionali, dalle erbe spontanee dei monti Lepini alla zucca spinosa, ai broccoletti. Tutti pronti a raccontare la storia del territorio di provenienze e di chi li produce.

Enotica | Roma | Forte Prenestino, via Delpino, s.n.c. | dal 18 al 20 marzo | ingresso 5 euro | www.enotica.net

 

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