IL BATTERIO KILLER
Si scomodano procedure di ben più ampia risonanza, come lo schema d'emergenza Concordia, per arginare l'allarme Xylella, che non sembra ancora destinato a cessare. Un disastro sempre più conclamato quello causato dalla peste olivicola che continua ad abbattersi con tutta la sua virulenza particolarmente sugli ulivi del gallipolino, in Salento.
E solo qualche giorno fa Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, aveva ufficializzato la nomina del commissario Giuseppe Stiletti (comandante del Corpo forestale regionale dello Stato) alla presenza del Ministro Maurizio Martina, del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dell'Assessore alle risorse agroalimentari pugliesi Fabrizio Nardoni. Accompagnata da uno stanziamento di 13,6 milioni di euro e da un cronoprogramma a 180 giorni per definire il piano d'azione.
IL PIANO D'AZIONE
Intanto il neocommissario ha compiuto un primo sopralluogo tra gli ulivi sterminati dal batterio killer tra Gallipoli, Alezio e Ugento, rilevando la gravità della situazione com'è evidente per i forti attacchi già subiti dalle piante ed esprimendo preoccupazione per i nuovi focolai in atto sugli ulivi che mostrano sintomatologia più recente. Stiletti ha poi incontrato alcuni olivicoltori locali, cercando di fare ordine tra le informazioni confuse che si rincorrono negli ultimi mesi: “La Comunità europea ci spinge per fare gli interventi previsti dal decreto ministeriale, lotta ai vettori, eradicazione, risarcimento dei danni”.
E allora come si procederà in questa direzione? Il piano d'emergenza si concentrerà principalmente sull'eradicazione delle piante infette, muovendosi sul territorio salentino con criteri di differenziazione che privilegeranno le zone più colpite. Per ora si procede con la localizzazione, così da mappare capillarmente le coltivazioni coinvolte, come già aveva provato a fare nei mesi scorsi la Regione Puglia, che ora – per la prima volta dall'inizio dell'epidemia – si trova affiancata dalle forze (e dalle risorse) della Protezione Civile.
LA COMMISSIONE ANTICONTRAFFAZIONE A CATANIA
Intanto a Catania si apre il fronte per una nuova importante operazione a favore dell'olio made in Italy di qualità, con le audizioni della Commissione d'inchiesta sulla contraffazione, volta a contrastare frodi, pirateria e commercio abusivo nel settore dell'olio d'oliva.
L'olio si conferma infatti uno dei prodotti d'eccellenza italiani più sensibili ai fenomeni contraffattivi, alimentando un business che danneggia tanto le aziende leali sul piano della competitività quanto i consumatori italiani. L'incontro sarà fondamentale per stabilire il percorso legislativo da intraprendere per contrastare efficacemente il fenomeno.