Un piano da 10 milioni di euro, che si aggiungono a ulteriori 44 milioni stanziati dal ministero dell'Agricoltura suddiviso in sei aree d'intervento. È quanto previsto dal Governo nel decreto Agricoltura per finanziare il Piano di intervento volto a contenere e contrastare il fenomeno della diffusione e proliferazione del granchio blu. Il progetto, che copre il biennio 2025-2026, si concentrerà principalmente sul contrasto alla diffusione del crostaceo nelle aree del Delta del Po, nelle lagune e lungo l'alta costa adriatica, con la possibilità, in caso di successo, di estenderlo «ad altre aree del Paese», come specificato dal commissario straordinario per il granchio blu, Enrico Caterino.
Raccolta e smaltimento di circa 2.600 tonnellate
Tra gli ambiti di intervento previsti dal piano figurano la difesa della biodiversità degli habitat e la cattura delle biomasse non destinate al consumo umano o ad altri usi. Si stima che i crostacei raccolti e destinati allo smaltimento saranno circa 2.600 tonnellate. Questi verranno conferiti in strutture dedicate, come mercati ittici e centri di raccolta/sbarco, per poi essere trasportati, tramite un servizio di ritiro giornaliero gestito da ditte specializzate, presso siti di smaltimento. È previsto un rimborso forfettario fino a 0,50 euro per ogni chilogrammo di prodotto conferito. Saranno inoltre costruite strutture specifiche, come recinti e teli, per limitare la diffusione e la pressione predatoria del granchio blu, in particolare nelle aree di allevamento di molluschi. Le risorse rimanenti saranno utilizzate per compensare i danni economici subiti dal settore ittico, finanziando la ripresa delle attività delle imprese di pesca e acquacoltura.
Raddoppiati i danni
«Dare valore a un prodotto che prima era solo un problema» è il principio guida del piano, come sintetizzato dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Marco Lollobrigida. Il ministro auspica un rilancio che passi attraverso il settore delle vongole, ma che, al contempo, valorizzi il granchio blu «ai fini di crescita economica, anche attraendo investimenti esteri molto interessati al prodotto». Sulla stessa linea, il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineato che la situazione ha provocato «un danno notevole, con il 100% della produzione di vongole andata perduta». Il danno causato dal granchio blu, secondo Coldiretti, è raddoppiato rispetto agli ingenti 100 milioni di euro registrati a metà 2024. Le misure adottate dal Governo rappresentano l’ultimo tassello di una serie di interventi mirati a contrastare la proliferazione di questa specie invasiva, inizialmente osservata nel 2023 tra il Veneto e l'Emilia-Romagna.
I provvedimenti passati
A marzo 2024, per sostenere il comparto della pesca, il ministro Lollobrigida aveva firmato due decreti che prevedevano, tra le altre misure, una moratoria sui mutui per 24 mesi destinata alle aziende del settore. A queste si aggiungevano l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i titolari e i lavoratori dipendenti, oltre all’accesso a finanziamenti agevolati. Pochi mesi dopo, ad agosto, Enrico Caterino era stato nominato commissario straordinario per il granchio blu. Come spiegato dal ministro Lollobrigida, il commissario resterà in carica «fino a esaurimento della fase emergenziale» tuttora in corso.