Sulle ceneri di elBulli
Permesso accordato. A patto di non alterare lo skyline della costa catalana, in località Cala Montjoi de Roses. Perché anche se ti chiami Ferran Adrià, e il tuo progetto promette di restituire nuova linfa a uno dei teatri più celebrati della ricerca gastronomica degli ultimi decenni, non tutto è concesso. Specie quando si tratta di difendere gli interessi di un'area naturalistica protetta. Per questo il progetto annunciato dallo chef catalano nella primavera 2014, destinato dapprima a concludersi alla metà del 2015, è poi slittato inesorabilmente a data da destinarsi. Nel frattempo l'opposizione del fronte ecologista ha determinato modifiche importanti al piano di rifondazione di elBulli, che a luglio di 6 anni fa chiudeva per sempre i battenti, e secondo progetto originale avrebbe dovuto accogliere il nuovo quartier generale di elBulliFoundation. L'obiettivo? Trasformare l'area di pertinenza della Fondazione nata sulle ceneri del ristorante in uno spazio di sperimentazione, ricerca e innovazione gastronomica, con percorso espositivo, espedienti audiovisivi e pop up restaurant, dove concludere a tavola l'immersione per un giorno nel mondo di elBulli. Ma due anni dopo la petizione popolare che fece scalpore – oltre 60mila firme raccolte in rete per contestare l'autorizzazione del Governo Catalano a edificare nell'area di Cap de Creus – la situazione è ancora ferma. Anche se l'ultima pronuncia della Commissione all'Urbanistica di Girona, arrivata due giorni fa, potrebbe finalmente dare nuovo impulso ai lavori.
Elbulli 1846 a gennaio 2018. Ci sono i permessi
Così, a gennaio 2018, tre anni dopo l'arresto del cantiere per insufficienza di permessi edilizi, elBulli 1846 aprirà finalmente al pubblico, offrendo un'esperienza che fonde performance artistiche e culturali con approfondimenti scientifici e laboratori gastronomici. Il progetto approvato, però, pur contemplando la costruzione di nuovi spazi, non modificherà i volumi originali dell'edificio preesistente: una clausola cui Ferran Adrià e la sua squadra di architetti dovranno attenersi scrupolosamente, pena le revoca dei permessi. Ecco perché diverse sale del complesso prenderanno forma sottoterra, senza rinunciare all'allestimento scenografico e interattivo preventivato. Un traguardo fortemente desiderato da Adrià, che proprio qualche settimana fa ha lanciato online il sito web Bullinianos, dedicato a tutti coloro che nel corso degli anni hanno gravitato nella famiglia di elBulli. “Fantastica noticia”, si è limitato a commentare su Twitter lo chef catalano (in viaggio esplorativo a Torino, dove con Federico Zanasi ha visitato lo spazio work in progress della Nuvola Lavazza), ricevendo le congratulazioni di molti colleghi celebri, da Josè Andrès (con cui è in ballo un ambizioso progetto a New York) a Rafa Martinez. Il team della Fondazione, intanto, continua a sviluppare i contenuti che troveranno spazio a Cala Montjoi. Ora l'obiettivo è concreto, e si tratta di moltiplicare le forze.
a cura di Livia Montagnoli