Da Zum... a Eggs
Se ti presenti sul mercato della ristorazione romana con la promessa di incarnare il paradiso pop delle uova, le aspettative si fanno subito alte. A far ben sperare c'è la garanzia di un team che negli ultimi mesi ha lavorato bene sulla piazza capitolina, conquistando gli estimatori di un tiramisù fatto come si deve, ottimi ingredienti, preparazioni artigianali, la giusta dose di creatività. E una buona attitudine all'imprenditorialità, che il dolce al cucchiaio più amato dagli italiani (solo qualche giorno fa questa passione è stata istituzionalizzata da una giornata nazionale dedicata al tiramisù, il prossimo 21 marzo) l'ha ripensato come ottimo snack da passeggio – tradizionale, semifreddo o su stecco gelato – packaging funzionale compreso. La garanzia in questione è quella di Zum, e di Barbara Agosti, che il laboratorio di pasticceria alle spalle di Campo de' Fiori lo dirige dalla scorsa primavera, insieme alle socie Laura Iucci e Dominika Kosik. E ora è pronta a raddoppiare l'impegno, in vicolo del Cedro numero 26, Trastevere. Proprio dove fino a qualche tempo fa si accalcavano gli avventori di Pianostrada, oggi felicemente ricollocato dall'altra parte del Tevere, in via delle Zoccolette. Un “passaggio di consegne” che si giocherà all'insegna dell'originalità del format. Come è stato agli inizi di Pianostrada, e come sarà, dalla metà di febbraio, per l'esordio di Eggs. Il progetto nasce in partnership culturale e in società economica con il blog d’informazione Puntarella Rossa che marchierà con il proprio sigillo di qualità (il maialino rosso col forcone) alcuni dei prodotti in menu e curerà la selezione di vini artigianali e naturali da piccoli produttori che non fanno uso di chimica. “Non è una collaborazione soft” spiegano dalla redazione del blog “siamo propri soci con le amiche di ZUM e questo diverrà un po’ il resident-restaurant di Puntarella. Utilizzato per i nostri eventi, degustazioni, corsi…”
Uova a colazione, pranzo, cena. Dalla carbonara ai 64 gradi
E l'idea si concentra, senza troppi giri di parole, all'uovo. In tutte le sue forme, dimensioni, cotture, rigorosamente bio (di tipo 0, da allevamenti selezionati) e pure con alternative curiose all'uovo di gallina, dallo struzzo alla quaglia, alle uova di riccio, al caviale. Tra i nomi celebri selezionati sul territorio italiano, in veste di fornitori di qualità, Paolo Parisi, Peppovo, San Bartolomeo. E il menu? Aperto con orario continuato da mattina a sera – conoscete alimento più versatile dell'uovo? - a colazione come per placare la fame serale, la proposta si avvale di un asso nella manica che ingolosirà i romani doc (per tacere dei turisti!): una carta della Carbonara, con dieci variazioni sul tema del primo piatto principe della tradizione locale. E poi tutte le più celebri ricette a base d'uovo, dall'occhio di bue alle scrambled egg, e piatti più sperimentali, come l'uovo a 64 gradi con puntarelle e bagna cauda. Più un percorso di degustazione in sei tappe – il Gioco dell’ova – dall'uovo di quaglia all'ostrica al caviale con erba cipollina. Tutto nel piccolo spazio/laboratorio che gli assidui frequentatori di Pianostrada hanno imparato a conoscere, ripensato – senza stravolgimenti – in chiave pop, in forma di bistrot contemporaneo, che ospiterà pure un calendario di incontri e appuntamenti con produttori locali e chef.
Eggs | Roma | vicolo del Cedro, 26 | dalla metà di febbraio, aperto dalle 10 alle 23 | tel. 06 5817363
a cura di Livia Montagnoli