Pellegrini in marcia su Roma. Il Giubileo alle porte
Nutrire il Pianeta. E i pellegrini in arrivo a Roma da tutto il mondo per il prossimo Giubileo. Quando Expo sarà conclusa, ma il ricordo dei milioni di visitatori transitati a Milano negli ultimi mesi ancora ben vivo nella memoria, toccherà alla Capitale farsi città dell’accoglienza per i fedeli in viaggio alla volta della culla della cristianità per rendere omaggio all’appuntamento più importante nella vita di un pellegrino: il Giubileo. Un passaggio simbolico di consegne che qualche giorno fa è stato sancito dalla presentazione, proprio a Expo, del pane dell’accoglienza, iniziativa di 35 fornai romani riuniti in una rete solidale in occasione dell’anno santo sancito dal pontefice, che prenderà il via a partire dall’8 dicembre. E proprio dal giorno dell’Immacolata in avanti l’Associazione Romana Panificatori aderente a Cna proporrà ai turisti in pellegrinaggio una pagnotta simbolo dell’ospitalità garantita a tutti i fedeli.
Il pane dell’accoglienza. Dove trovarlo
Le modalità saranno quelle del caffè sospeso: in tutti i forni della rete consultabile sul sito dell’associazione sarà possibile acquistare il pane dell’accoglienza e poi lasciarlo in un cesto, a disposizione dei pellegrini. Il pane sospeso, realizzato con farine macinate a pietra a Km 0 con l’impasto ideato dal mastro panificatore Adriano Albaneri, si caratterizza per la croce francescana che ne taglia la superficie e può conservarsi in ottime condizioni fino a quattro giorni. Il circuito di forni coinvolti toccherà tutti i quartieri della Capitale, con l’intento di rinsaldare il ruolo sociale dei panificatori, un tempo punto di ritrovo a riferimento per la comunità rionale.
Roma città aperta: street food del pellegrino e piazze made in Italy
Ma saranno tutte le imprese artigiane capitoline, appartenenti alla Confederazione Nazionale Artigiani, a sfruttare l’appuntamento con il Giubileo come un’opportunità, con le botteghe popolari - retaggio di un sistema commerciale che cerca di resistere all’avanzata di centri commerciali e ipermercati - pronte a trasformarsi in “amicus viatorum”, rifugio per i pellegrini in cerca di generi di prima necessità e prodotti (magari specialità locali) – con cui rifocillarsi (in ricordo di quegli anni di carestia, secoli fa, quando gli stessi pontefici furono costretti a intervenire contro lo sciacallaggio “nessun pellegrino debba patir fame o penuria, ma possa essere ristorato e soddisfatto spiritualmente e corporalmente”scriveva il Papa nel 1350).
E infatti, tra le iniziative già approntate spicca il Mangia street, lo street food a misura di pellegrino che si muoverà a bordo di Apecar per le strade della città, proponendo cibo slow della cucina romana. L’altro appuntamento con le eccellenze gastronomiche sarà garantito dall’allestimento delle Piazze made in Italy, con spazi-bottega temporanei per la vendita di specialità laziali. E chi vorrà potrà inoltrarsi lungo il percorso di Botteghiamo, un tour guidato tra le botteghe del centro storico.