Pian piano si alzano le saracinesche di tutto il mondo, comprese le nostre, per un ritorno graduale alla normalità. Certo, tutto il mondo dell'enogastronomia andrà ripensato, a partire dagli ambienti e dalle relazioni interpersonali, cambieranno menu e carte dei vini, cibi e prezzi, servizi per i clienti, mercati e scelte di consumo, serviranno tante energie. Ma potrebbe essere una grande opportunità. Nel mensile di maggio del Gambero Rosso abbiamo coinvolto 150 protagonisti del nostro mondo per capire come sarà il dopo, per imprese e consumatori.
Cosa succederà dopo l’emergenza Covid 19?
Abbiamo posto a 150 protagonisti di tutti gli ambiti del nostro settore la stessa questione: come pensate che ne usciremo? Cosa succederà dopo l'emergenza Covid 19? Ne è uscito fuori un collage di considerazioni da leggere in maniera lineare, oppure saltando di nome in nome (vi invitiamo dunque a sfogliare il magazine). Ci sono testimonianze di difficoltà, ma anche possibili soluzioni da trovare in filigrana. Ci sono le posizioni di un comparto che vale, se lo consideriamo in maniera articolata, qualcosa come un quinto del PIL del paese e che non riesce a pesare così tanto solo per mancanza di rappresentazione. Qui i 15 concetti salienti.
15 concetti
- Consapevolezza. Intesa in tutti i sensi, sia consapevolezza di quello che di grave è successo ma anche, dopo tanti giorni di cucina a casa ad esempio, consapevolezza degli ingredienti, delle stagioni, dei territori.
- La riscoperta diffusa del commercio di vicinato: ce lo avessero detto, non ci avremmo creduto.
- Il ritorno all'essenza e alla profondità delle cose. Sarà banale, ma…
- Il concetto ribadito della riflessione. Su noi stessi, sul nostro lavoro, sul mondo. Una riflessione innescata dal maggiore tempo a disposizione, in primo luogo.
- Il valore del territorio come elemento irrinunciabile. L'unica cosa che non può scomparire. La cosa che ci fa considerare di essere più forti anche rispetto ad altre aree del mondo in difficoltà come noi. Perché quando si tratterà di ripartire noi ripartiamo avendo un territorio che nessuno ha come noi.
- Focus sull'italianità. Sul mangiare italiano. Sulle vacanze in Italia. Sulle tradizioni italiane. Tante risposte ribadiscono questo elemento.
- Il dualismo interessante nelle varie riflessioni tra il "cambierà tutto" e tra il "non cambierà nulla". La sensazione è che abbiano ragione entrambi
- La ricorrente citazione del delivery, del suo auspicato aumento di qualità, al boom del nuovo concetto di dark kitchen.
- La "voglia di normalità" è un altro concetto che abbiamo trovato più e più volte nei contributi
- Le micro aziende, emblema d’Italia. La capacità di essere elastici è fondamentale e allora il fatto di avere un sistema basato su piccole aziende familiari può essere una salvezza?
- Il servizio in sala? Cambierà e dovrà essere ad esempio più veloce secondo molti nostri osservatori.
- Il senso dell'alleanza, della collaborazione, del fare sistema e addirittura della fratellanza tra ristoratori e fornitori (e tutta la filiera) appare più volte. Giustamente. A nostro avviso è una delle chiavi di salvezza di tutto il comparto.
- Decine di volte incontrerete in questa lista di idee, il concetto di flessibilità, di versatilità, di elasticità. Non possiamo fare altro, anche qui, che condividere.
- Forse legato al punto sopra ma più specifico: il concetto di cambiamento che sta innervato e latente in molte risposte
- I costi sono un altro punto importante. Sono tantissimi gli ospiti di questa ricerca che lo ribadiscono: dovrà cambiare la logica dei costi. Sia per un motivo etico, sia per rispondere a nuove esigenze organizzative, sia perché i clienti avranno con ogni probabilità meno potere d'acquisto per qualche tempo.
a cura di Stefano Polacchi, Stefania Annese, Clara Barra, Indra Galbo, William Pregentelli, Lorenzo Ruggeri, Loredana Sottile, Annalisa Zordan
disegni di Daniela Bracco
Parte di un articolo uscito nel numero di maggio del Gambero Rosso. Il numero lo potete trovare in edicola o in versione digitale, su App Store o Play Store
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