Eatsready è l'idea per ripensare la gestione dei pasti aziendali. Addio ai buoni pasto, spazio al pagamento digitale

24 Ott 2018, 15:27 | a cura di

Nata dall'idea di tre soci italiani, la startup milanese si è fatto conoscere sul mercato del mobile order & pay, con una piattaforma dedicata a chi vuole ordinare e pagare online prima di ritirare il suo pasto al ristorante. Con lo stesso strumento si propone di innovare il mercato dei buoni pasto. Ecco come. 


 

Order & pay. Cos'è Eatsready

Eatsready è una startup italiana che asseconda il trend del cosiddetto “mobile order & pay”. In pratica una piattaforma digitale a disposizione degli utenti che vogliono ordinare online, pagare in anticipo e poi ritirare all'ora prestabilita l'ordine. Di fatto, e come rivela il nome dell'app (che si propone come “lifestyle app” al servizio delle necessità dei clienti), il mercato di riferimento è quello della ristorazione, sempre più incline a processare le “comande” digitali, che si tratti di food delivery operato da realtà specializzate o di take away. Nello specifico, la piattaforma è nata un anno fa a Milano – con l'obiettivo di arrivare a presidiare altre città italiane – per iniziativa di Giacomo Alpago, Fabio Manola, Luciano De Franco, Olivia Burgio, Micaela Illy - e subito ha raccolto l'interesse di più investitori. Quindi Eatsready oggi si presenta così: una mappa per scoprire gli indirizzi milanesi che hanno aderito al circuito, la possibilità di consultare il menu di ciascuno, scegliere e personalizzare il proprio ordine, pagare (previa registrazione sulla piattaforma e associazione di un metodo di pagamento) e indicare l'orario di ritiro, quando il cliente potrà usufruire di una corsia preferenziale identificandosi tramite il “pick up point”. Diverse le insegne a disposizione, da Pescaria a Orticello Take Away, a Burgez, Maido e Mascherpa.

 

I limiti dei buoni pasto

Consolidato il giro d'affari, però, l'ultima intuizione del gruppo è quella di lanciarsi nel mercato corporate, intercettando le difficoltà di gestione e utilizzo dei ticket restaurant, una realtà statica e poco incline a rinnovarsi nonostante i limiti dimostrati dagli ultimi fatti di cronaca (la crisi dell'operatore Qui Group ha scoperchiato un enorme vaso di Pandora), con il 70% del flusso che resta di tipo cartaceo e presenta ostacoli e lungaggini per tutti gli attori coinvolti. Ma pur sempre un segmento molto remunerativo: in Italia il mercato dei buoni pasto vale 3 miliardi di euro (allo0,72% del Pil, per 190mila posti di lavoro), quasi 2,5 milioni di lavoratori ne usufruiscono e sono circa 150mila gli esercizi convenzionati che li accettano. È chiaro che il problema non può essere ignorato.

 

Pagamenti digitali per la pausa pranzo al lavoro

L'idea di Eatsready è quella di mettere l'app al servizio dei dipendenti che usufruiscono del pasto giornaliero aziendale, come alternativa all'utilizzo di ticket restaurant. Servendo al contempo anche le aziende che vogliono semplificare la gestione dei sistemi di pasto, offrendo loro una piattaforma digitale che si interfaccia direttamente con i lavoratori. Il primo passo, a luglio scorso, ha visto interfacciarsi il gruppo con l'Agenzia delle Entrate, che qualche settimana fa si è pronunciata a favore di Eatsready sulla possibilità di utilizzare l'app come strumento per fornire servizi di mensa aziendale. Con lo stesso trattamento fiscale dei buoni pasto – e questo è importante per garantire la deduzione dei costi ai datori di lavoro e l'assenza di tassazione per i lavoratori – Eatsready potrà proporre alle aziende il suo sistema di pagamento digitale per i pasti, con le stesse modalità applicate fin qui agli utenti privati. E il sistema sarà brevettato entro la fine del 2018. Sarà in grado di semplificare il settore?

 

a cura di Livia Montagnoli

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