Eataly apre a Londra
Gli ultimi mesi di Eataly, in Italia, non sono stati semplici. A rimetterci sono state le sedi di Forlì e Bari, chiuse definitivamente, sulla base di “fattori di contingenza locale aggravati dalla pandemia”. Eppure proprio nei prossimi giorni si concretizzerà uno dei traguardi più attesi del piano di sviluppo internazionale che la realtà fondata da Oscar Farinetti ha avviato ormai diversi anni fa. Con numerosi store insediati in diversi Paesi del mondo, Eataly non era ancora arrivato nel Regno Unito. Ma dal 29 aprile sarà presente sul suolo inglese con un grande punto vendita londinese, a Broadgate, accanto alla stazione di Liverpool Street. Nella capitale inglese il percorso di ritorno alla normalità, complice l’efficace campagna vaccinale, è già iniziato diverse settimane fa. Dal 12 aprile scorso le attività di ristorazione sono tornare a lavorare all’aperto, mentre gli esercizi commerciali possono nuovamente accogliere il pubblico. Dunque l’inaugurazione di Eataly Londra arriva al momento giusto, cogliendo il desiderio di rinascita che si respira in città. Articolato su quattromila metri quadri su due piani, lo store londinese ospiterà il mercato dei prodotti made in Italy, la Scuola per degustazioni, incontri, lezioni di cucina, e ben quattro ristoranti, di cui uno all’aperto, che potrà immediatamente raccogliere prenotazioni, in attesa che, dal 17 maggio, si possa tornare a mangiare anche al chiuso.
I ristoranti e il mercato del made in Italy
Dunque si parte con l’apertura del mercato, del servizio di ristorazione da asporto e della ristorazione all’aperto de La Terrazza. Seguiranno l’apertura dei ristoranti al chiuso (Pasta e Pizza e Cucina del Mercato) e l’avvio de La Scuola il 20 maggio, e l’inaugurazione del ristorante Terra, dedicato alle cotture alla griglia, a settembre. Il mercato offrirà agli inglesi la possibilità di scegliere da un paniere di cinquemila referenze italiane, con alcuni prodotti che arrivano per la prima volta a Londra; come di consueto, la spesa potrà beneficiare anche dei banchi freschi come panificio, macelleria, pescheria, pizzicheria con salumi e formaggi. Si aggiungono più di duemila etichette di vino che faranno della cantina di Eataly Londra la più grande cantina di vini italiani d’Europa al di fuori dell’Italia, mentre il caseificio produrrà quotidianamente mozzarella e formaggi freschi. Presso il corner de La Via del Dolce sarà possibile acquistare torte appena sfornate, pasticceria, cannoli e gelato artigianale. Completa l’offerta il Gran Caffè illy, mentre La Terrazza, pronta ad aprire i battenti dal 29 aprile, ospiterà anche l'Aperol Spritzeria, con cocktail, vino e birra. Per la prima volta all’interno di uno store Eataly, invece, farà il suo esordio una sezione di ricarica per i prodotti sfusi, volta a ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi (in consonanza con gli obiettivi di Green Pea, ultimo progetto di Oscar Farinetti aperto a Torino, che proprio in questi giorni riparte con il servizio di ristorazione affidato a Casa Vicina, 100 vini e affini e Otium Pea Club, tutti dotati di spazi esterni per accogliere i clienti).
Non nasconde la soddisfazione per l’obiettivo raggiunto Nicola Farinetti, ad di Eataly: “Siamo felici di aprire finalmente le porte di Eataly Londra per portare il nostro amore per la cultura enogastronomica italiana anche nel Regno Unito e dare spazio a molti produttori italiani che vi arrivano per la prima volta. Non vediamo l'ora di aprire il nostro nuovo Eataly per celebrare artigiani appassionati e cibo italiano di alta qualità in una realtà dinamica come Londra”. “L’Italia non è mai stata così vicina”, recita il claim che lancia l’avventura di Eataly a Londra. Conquisterà gli inglesi che tanto amano la cucina italiana?