Passa dai casi virtuosi di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili e alimentare da agricolture biologiche e sostenibili, oltre che da norme e regolamenti che agevolano uno stile di vita più sostenibile nelle aree urbane, il tema portante dell'edizione 2014 dell'Earth Day. La giornata internazionale dedicata alla Terra è quest'anno incentrata sulle Città Verdi. Secondo le stime, infatti, è la cementificazione la maggiore responsabile della perdita di aree agricole che solo in Italia si traduce in un – 15% (indagine Coldiretti), una superficie pari a 2,15 milioni di ettari di terra coltivata negli ultimi 20 anni. Una situazione che deve far riflettere ma che, allo stesso tempo, non deve essere sostenuta da sterili allarmismi. Se è vero, infatti, che ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) con il risultato che in Italia, sottolinea la Coldiretti, oltre 5 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano il 9,8 % dell'intero territorio nazionale, è vero anche che negli ultimi tempi si è registrato un aumento della sensibilità verso questi problemi. Il dato che vede un incremento superiore al 60 % degli acquisti alimentari fatti presso i Farmer Market o una maggiore attenzione alla provenienza e alla stagionalità dei prodotti, mostra un trend che va sostenuto e incentivato. Come? Con politiche che ne agevolino lo sviluppo in primo luogo. Si parla principalmente dell'insieme di tutte quelle attività che costituiscono la Green Economy. L’Earth Day, secondo Ermete Realacci, Presidente della Commissione ambiente della Camera, è “un'occasione per ricordare che difendere l’ambiente non solo è giusto, ma rappresenta anche una straordinaria opportunità per affrontare la crisi economica e guardare al futuro. Una prospettiva, quella della green economy, vera in tutto il mondo, ma che in Italia è già realtà. Un’economia diversa e innovativa che punta su ricerca, conoscenza, cultura e bellezza. Che combatte le diseguaglianze, valorizza la coesione sociale e migliora la qualità della vita senza compromette il futuro dei cittadini di domani. Nel nostro Paese, come evidenziato da una recente indagine promossa da Symbola e Unioncamere, già oggi esiste un’Italia green che è fatta dal 22% delle imprese, che crea occupazione e ricchezza, tanto che il 38% delle assunzioni complessive programmate nel 2013 si deve a queste realtà. E proprio grazie a questa green Italy sono stati prodotti nel 2012 oltre 100 miliardi di valore aggiunto e vengono impiegati 3 milioni di green jobs”. E ancora, in molte città italiane si sta diffondendo il fenomeno degli orti urbani e del ripristino dei mercati sui cui banchi sono proposti prodotti locali di stagione, anche in somministrazione e non solo in vendita. Il Mercato Centrale di Firenze o quello Di Mezzo di Bologna, di cui abbiamo parlato recentemente, ne sono un esempio.