Come sarà il vino Coca Cola?
Adesso il vino fa gola anche a Coca Cola. La notizia sta facendo il giro del mondo, dall'Australia (con i rumors riportati dal quotidiano The Australian) all'Inghilterra (ripreso dalla rivista The Drink Business), ma di conferme ancora non ce ne sono. Secondo le prime indiscrezioni, lo sbarco del colosso americano (31 miliardi di dollari il fatturato), nel mondo del vino sarebbe solo questione di tempo e la porta d'accesso potrebbe essere quella di Pernod Ricard, che avrebbe già manifestato l'intenzione di vendere alcuni suoi marchi, come Jacobs Creek (Barossa Valley), e altre etichette tra cui Brancott Estate, Kenwood e Campo Viejo. Un pacchetto da 500 milioni di dollari che il gruppo di Atlanta non disdegnerebbe. A farsi avanti, nello specifico, potrebbe essere Coca Cola Amatil, un'affiliata australiana di Coca Cola, che potrebbe unire le forze con il gruppo di private equity Kohlberg Kravis Roberts per accaparrarsi le attività vinicole di Pernod Ricard. Ma, in questo caso dovrà vedersela con l'agguerritissimo Carlyle Group, che possiede già Accolade Wines. Nessuna delle società in questione ha, però, confermato le trattative.
Coca Cola e l'interesse per il vino. Solo rumors?
Nell'ultima comunicazione finanziaria Alexandre Ricard (ceo del gruppo) ha sottolineato che “non commenta le voci di mercato, ma che il Gruppo valuta regolarmente ogni opportunità disponibile: acquisizioni tattiche, come quella recente che riguarda il gin italiano Malfy italiano, o la cessione di marchi, secondo il criterio che questi continuino a creare valore per il business”. Se l'operazione andasse davvero in porto, sarebbe la prima incursione Coca Cola nel settore vitivinicolo (l'unico precedente nel mondo degli alcolici è stato il lancio, un anno fa, di un alcopop aromatizzato alla frutta in Giappone): d'altronde le spinte salutistiche mondiali spingerebbero in questa direzione..E c'è chi è già pronto a scommettere sul successo delle "nuove bollicine" firmate Coca Cola.
a cura di Loredana Sottile