È morto Pietro Alagna, imprenditore vitivinicolo siciliano con il gusto del bello

27 Ago 2024, 14:24 | a cura di
Addio all'imprenditore di Marsala, grande appasionato di arte e mecenate

Si è spento a 96 anni Pietro Alagna, presidente onorario di Cantine Pellegrino di Marsala, fondata nel 1880. Ha dedicato la sua vita alla promozione e allo sviluppo della viticoltura siciliana, contribuendo in maniera importante a raccordare la storia enologica di Marsala con la moderna vitivinicola odierna, legata alla valorizzazione delle varietà autoctone dell'isola.

La passione per il bello

Appassionato di storia, arte e cultura, si vide affidare dagli eredi Whitaker l'archivio Ingham-Withaker, patrimonio di notevole interesse storico oggi custodito all'interno di Cantine Pellegrino a Marsala. Da mecenate ha inoltre contribuito al recupero della Nave Punica scoperta dall'archeologa Honor Forst, per il quale ricevette un'onorificenza dalla Regina Elisabetta II d'Inghilterra. «Mio padre ha dedicato la sua vita all'arte e al vino, lasciando un'impronta indelebile in entrambi i settori», ha dichiarato la figlia Paola Alagna. «La sua passione per la bellezza e il suo impegno per la qualità saranno per sempre un faro per tutti noi: suo ricordo continuerà a essere vivo nelle opere che ha sostenuto».

I ricordi

«Pietro Alagna non è stato solo un uomo di spessore imprenditoriale ma anche grande di umanità, la sua influenza e il suo entusiasmo continueranno a ispirare le persone che ha conosciuto: la sua assenza lascerà un vuoto incolmabile nel nostro cuore e nella comunità del vino » ha aggiunto il presidente di Cantine Pellegrino, Benedetto Renda. Voci di cordoglio anche dal mondo politico. «La scomparsa di Romano Pietro Alagna rappresenta una perdita non solo per la comunità marsalese, ma per tutta la Sicilia. La nostra terra perde un uomo straordinario, un industriale appassionato e visionario che ha contribuito al successo dell'enologia siciliana nel mondo», commenta Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di
Forza Italia all'Assemblea regionale siciliana. «Perde anche un grande mecenate, che aveva capito quanto fosse importante tutelare e valorizzare lo straordinario patrimonio culturale e artistico della Sicilia, volano di sviluppo non meno della crescita industriale», aggiunge.

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