È a Genzano la Novità dell'Anno secondo la guida Slow Wine 2025: ecco tutti i Premi Speciali

24 Ott 2024, 17:15 | a cura di
Tanti gli spunti della guida presentata sabato 19 ottobre a Milano. Bandite le cantine che adoperano diserbo chimico in vigna e scelte nette tra i premi speciali

Sette Premi Speciali e un momento di svolta. La guida 2025 di Slow Wine, presentata a Milano lo scorso 19 ottobre, introduce un nuovo filtro selettivo: «Il diserbo chimico è una delle pratiche agronomiche più dannose per l’ecosistema-vigna, essendo causa di un profondo impoverimento della biodiversità nel sottosuolo, nel sottofila e nell’interfila. Per questo motivo, dall’edizione 2025 l’assenza di tale pratica è un prerequisito necessario per essere recensiti in guida. Si tratta di una scelta in linea con quanto Slow Food sostiene da tempo rispetto al tema e con il Manifesto per il vino buono, pulito e giusto», dichiara il curatore Giancarlo Gariglio. Durante l'evento sono stati svelati i Premi Speciali, di cui vi riportiamo anche le relative motivazioni. Sono tanti gli spunti tra cantine virtuose e meno note, come nel caso della cantina laziale Campolavico. Ecco i riconoscimenti.

 

I Premi Speciali

NOVITÀ DELL’ANNO

Il premio alla Novità dell’anno va alla cantina laziale Campolavico, di Genzano di Roma (Roma). Daniele (Lombardi) & Daniele (Vittorilli) sono l'anima di una delle più ispirate aziende che ci sia capitato di incrociare. A partire dal nome, quel Campolavico che diviene manifesto territoriale andando ben oltre le più semplici delle intenzioni. Sono poche le vendemmie alle spalle, ma è chiara la visione del futuro: attraverso lo sguardo al passato dei Castelli Romani i due Daniele intendono ritrovare quell'identità oggi rimasta addosso soltanto a pochissime altre realtà. L’agricoltura sartoriale e la cantina di minimale costituzione impreziosiscono il nostro sincero entusiasmo.

GIOVANE VIGNAIOLO

Il premio al Giovane Vignaiolo va a Luca Amerio, della cantina piemontese Tenuta il Nespolo di Moasca (Asti) ed è stato consegnato da Mattia Negro, Brand e Sponsorships Manager di Reale Mutua Assicurazioni. Luca Amerio nasce il 20 luglio 1995 praticamente sotto una pianta di vite. I genitori e gli avi, infatti, che da sempre coltivano la vigna nel Monferrato, vendevano l’uva e il vino sfuso. Terminati gli studi universitari, Luca ha rinnovato l’azienda di famiglia, iniziando a sfornare etichette di grandi tipicità e personalità, che ci sono piaciute moltissimo fin da subito. Non solo: insieme a un manipolo di amici e colleghi, Luca ha dato vita all’associazione esCAMOtage, nata per valorizzare il Moscato secco di questo angolo di Piemonte. Un’iniziativa davvero lodevole, che seguiamo con interesse e che promette di cambiare l’enologia di queste parti!

VITICOLTURA SOSTENIBILE

Il premio per la Viticoltura Sostenibile va alla cantina campana I Cacciagalli di Teano (Caserta). Una masseria risalente alla fine del Settecento, nel parco regionale di Roccamonfina, nell’alta Campania, dove vivere un’esperienza lenta e a basso impatto ambientale. Un biolago balneabile con un sistema di fitodepurazione che consente di evitare l’uso di prodotti chimici per mantenere l’acqua fresca e pulita, contribuendo a preservare la straordinaria biodiversità del luogo. Quaranta ettari di terra coltivati in biodinamica, dove la vite convive con le altre coltivazioni tipiche della zona, come il grano, la nocciola tonda, i ceci di Teano. Una cantina costruita in bioarchitettura con vasche di cemento e oltre 60 anfore. I Cacciagalli è il sogno di Diana Iannaccone e Mario Basco divenuto realtà.

ALLA CARRIERA

Il premio alla Carriera va a Mirella Civitelli e Giulio Salvioni della cantina toscana La Cerbaiola – Salvioni di Montalcino (Siena). Un’azienda agricola virtuosa e a misura d’uomo, quella di Mirella Civitelli e Giulio Salvioni, che hanno costruito la propria reputazione su un puntiglio di matrice artigianale, sulla coesione familiare e su una ricerca della qualità senza compromessi, esplicitando nei loro vini, con pregevole regolarità, le enormi potenzialità del Sangiovese di Montalcino. E questo senza inseguire mode e nel rispetto di una visione fedele alla tradizione dei luoghi, da cui sono scaturite bottiglie memorabili per profondità, eleganza e longevità, portavoce eloquenti che hanno contribuito a dare lustro, ispirazione e nomea alla denominazione e a un intero territorio.

VITALITA’ DEL SUOLO

Il premio per la Vitalità del Suolo va alla cantina valdostana Les Granges, di Nus (Aosta). Conosciamo tutti le difficoltà della viticoltura di montagna, legate principalmente alle pendenze e alla peculiare conformazione dei terreni. Sotto uno strato relativamente sottile di sabbie e limo giacciono pietre e roccia madre; terreni poveri, in cui la vite deve affondare le proprie radici alla ricerca dei nutrienti e in cui diventa dirimente la vitalità del suolo e il rispetto totale per l'ambiente circostante. Ecco, a Les Granges questa visione è chiara ormai da oltre 10 anni e spesso ha portato a scelte estreme e poco interventiste. È l'eredità che ci ha lasciato Gualtiero Crea: rispetto, coerenza e voglia di osare che speriamo possano essere d'esempio per le future generazioni di vigneron valdostani.

PREMIO SLOW WINE COALITION ALLA SOLIDARIETÀ

Il premio Slow Wine Coalition alla Solidarietà va alla cantina emiliana Bergianti Vino - Terre Vive, di Carpi (Modena). “Organismo” è il termine che Simona Zerbinati e Gianluca Bergianti hanno scelto per definire la propria azienda agricola. Il vino si inserisce infatti in un sistema più ampio e complesso, che promuove un modello sostenibile di produzione e consumo, ponendo al centro il rispetto per la natura e per le persone. Sostenitori di un approccio poco interventista e steineriano, Simona e Gianluca hanno animato una vera e propria comunità, contribuendo in modo decisivo a cambiare lo sguardo sul Lambrusco. Attraverso la cooperativa Il Fermento, poi, portano avanti progetti di formazione e inserimento lavorativo per persone svantaggiate, convinti che l’inclusività e l’accoglienza delle diversità possano rendere più fertile non solo la terra ma anche gli uomini.

PREMIO PER L’ACCOGLIENZA IN CANTINA

Il premio per l’Accoglienza in cantina va alla cantina siciliana Planeta, di Menfi (Agrigento). I cugini Francesca, Alessio e Santi Planeta, enfant prodige del vino siciliano di inizio anni Novanta, sono ormai cresciuti, ma le loro idee sono sempre più attuali, frizzanti e innovative. L’azienda che hanno plasmato è forse quella che nel panorama italiano ha speso di più sia in termini di tempo dedicato sia di investimenti finanziari per creare un’esperienza Planeta e accogliere gli appassionati e i professionisti del vino in un mondo in cui regnano sovrane bellezza, professionalità e convivialità. Tutto questo senza costruire un luna park di cartapesta, ma mantenendo un legame forte con le radici della tradizione regionale e ponendo al centro la qualità e la capacità di affascinare attraverso un racconto pregno di solidi contenuti.

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