Diete miracolose e un calice di vino al giorno: ecco chi è lo spericolato consulente alla sanità di Trump

28 Gen 2025, 16:58 | a cura di
La scelta di Mehmet Oz, il cardiochirurgo diventato celebrità televisiva, come direttore del Centers for Medicare and Medicaid Services degli Stati Uniti riaccende vecchie polemiche sulle sue affermazioni salutiste (ma almeno il vino sembra salvo)

Quando Donald Trump ha annunciato la nomina del dottor Mehmet Oz alla guida del Cms (Centers for medicare and medicaid services), in molti hanno alzato un sopracciglio. È stata una scelta sorprendente tra tante scelte sorprendenti del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America (o forse no). Infatti, nonostante le accuse di conflitto di interesse e di dubbia metodologia medica, il dottor Oz dal 2009 continua a mietere successo tra i telespettatori con il suo The Dr. Oz show (arrivato anche in Italia nel 2010 su La7), un talk show che propone uno schema fisso: viene analizzato un problema (spesso legato alla perdita di peso), successivamente vengono dati consigli per uno stile di vita corretto e presentate alternative alla dieta quotidiana. Infine, viene presentato anche un caso tipico, ovvero un volontario che si offre per farsi curare e aiutare dal dottore stesso in diretta tv.

Mehmet Oz è il dottore che divide l’America

«Il nostro sistema sanitario corrotto danneggia gli americani di tutti i giorni e distrugge il bilancio del nostro Paese», ha dichiarato Donald Trump nell’annunciare la nomina del Dr. Mehemt Oz, aggiungendo: «Il dottor Oz sarà un leader nell’incentivare la prevenzione delle malattie e nel ridurre gli sprechi». Parole ambiziose, certo, ma il curriculum televisivo del medico lascia spazio a molti dubbi sul suo approccio scientifico. Chi è, quindi, Mehmet Oz?

Nato nel 1960 da una famiglia di origini turche, è un cardiochirurgo laureato alla Columbia University (dalla quale oggi non è ben visto, date le numerose diffide da parte dei suoi colleghi per cattiva divulgazione scientifica). La sua popolarità arriva nel 2003, quando diventa ospite fisso del famoso programma tv statunitense The Oprah Winfrey Show. Tra consigli per una vita sana, storie emozionanti e promozioni di prodotti, Oz diventa una figura di riferimento per milioni di spettatori in tutto il mondo e, qualche anno dopo, nel 2009, nasce The Dr.Oz show. Nonostante la velocissima notorietà raggiunta, le critiche non tardano ad arrivare. Nel 2014, durante un’udienza al Senato, Oz è stato accusato di promuovere prodotti dimagranti privi di basi scientifiche. L'allora senatrice Claire McCaskill lo ha definito «parte del problema», evidenziando come l’“effetto Dr. Oz” contribuisse alla diffusione di truffe online basate su pubblicità ingannevoli.

Pseudoscienza e promesse miracolose

Tra le affermazioni più controverse del medico, spicca la promozione dell’estratto di chicchi di caffè verde come cura magica per perdere peso. Una pillola “miracolosa”, secondo Oz, che avrebbe bruciato i grassi «per ogni tipo di corpo». La realtà? Studi scientifici successivi hanno smentito ogni efficacia, e la Federal Trade Commission ha multato le aziende produttrici per pubblicità ingannevole. Ma non è finita qui: il dottor Oz sosteneva - in un episodio del 2011 - che il succo di mela contenesse livelli pericolosi di arsenico, citando test di un laboratorio del New Jersey. La Food and Drug Administration ha eseguito i propri test e non ha trovato «alcuna prova di alcun rischio per la salute pubblica derivante dal consumo di questi succhi». La Fda ha inoltre affermato che Mehmet Oz non ha specificato se si riferisse all'arsenico organico o inorganico, un punto cruciale, poiché è improbabile che l'arsenico organico causi danni, mentre quello inorganico può essere potenzialmente pericoloso.

Ancora qualche consiglio dal Dr.Oz

Non mancano gli innumerevoli consigli sull'alimentazione. Secondo altre dichiarazioni del dottor Oz, «la cosa più intelligente da fare è annullare la colazione e consumare il primo pasto quando si ha effettivamente fame». E, visto che non c’è mai fine al peggio, lunga vita anche alle diete miracolose del tipo “come perdere 10 kg in 2 mesi” o “come perdere peso rapidamente” e così via. Nel 2014, un’analisi pubblicata sul British Medical journal ha rivelato che meno di un terzo dei consigli dati nel suo programma è supportato da prove scientifiche: «Quasi il 40% delle affermazioni fatte da Oz manca di qualunque evidenza clinica», hanno scritto i ricercatori.

Oltre alla pseudoscienza, Oz è spesso accusato di conflitti di interesse. Nel 2022 è emerso che possedeva azioni in aziende produttrici di idrossiclorochina, un farmaco che aveva promosso come cura per il Covid-19, nonostante le perplessità della comunità scientifica. Anche dalla Columbia University ha dovuto affrontare polemiche: oltre mille medici hanno chiesto la sua espulsione dall’ateneo, accusandolo di promuovere teorie non supportate scientificamente e di trarre profitto dalla pubblicità di prodotti discutibili.

Il vino è salvo (forse)

Donald Trump ha sottolineato la futura collaborazione tra Oz e Robert F. Kennedy Jr - altro nome discutibile nel panorama sanitario - e l'accoppiata, per quanto riguarda il settore agroalimentare, potrebbe essere terrificante. Per ora il segretario alla Sanità non si è ancora espresso sul tormentato tema vino (ma sappiamo non sia un sostenitore dell'alcol). Mentre il dottor Oz, almeno su questo argomento, ha promosso più volte idee condivisibili. È il caso del Cannonau, il vino rosso sardo protagonista di una puntata del dottor Oz. La Sardegna, infatti, figura tra le blue zone - come Okinawa in Giappone e Ikaria in Grecia - con un tasso di centenari tra i più alti al mondo. Secondo le sue affermazioni, questo vino contribuirebbe alla longevità dei suoi abitanti grazie al suo alto contenuto di antiossidanti (una dichiarazione che ha fatto impennare le vendite di Cannonau negli Stati Uniti nel 2014). Ma il segreto, a detta del Dr. Oz, è anche la moderazione.

In un articolo dell’agosto 2013 sul magazine di Oprah Winfey, il dottore, nonostante dichiarasse che: «Io e mia moglie Lisa beviamo regolarmente un bicchiere a cena e, dopo giornate particolarmente impegnative, mi piace rilassarmi in veranda con un po' di buona tequila», celebrava la moderazione al consumo di alcol e dava consigli su tutte le cattive abitudini da evitare, tra cui: bere con saggezza, abolire eccessi concentrati nel weekend e scegliere opzioni leggere per ridurre i rischi di postumi o problemi a lungo termine. Anche il momento in cui si beve è importante: un bicchiere a cena va bene, ma non deve diventare un rituale notturno per favorire il sonno. Bere alcolici poco prima di andare a letto, infatti - spiega il Dr. Oz - può ridurre la qualità del sonno, compromettendo la fase rem. Non tutto è perduto, quindi, possiamo sperare.

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