Lo scopo del progetto è facilitare e sostenere il ritorno dei rifugiati e la convivenza multietnica, nell'area tra Bratunac e Srebrenica, in Bosnia, attraverso la riattivazione dell'economia rurale e la creazione di un sistema microeconomico basato sulla coltivazione domestica di piccoli frutti. La Cooperativa Agricola Insieme è nata con questo obiettivo e in occasione della festa della donna sarà sostenuta da oltre trecento food blogger con l'iniziativa unlamponenelcuore. Si tratta di un'azione diffusa che darà risalto su web alla storia di Bratunac attraverso la pubblicazione contemporanea, prevista per le 9 del mattino, di una ricetta a base di lamponi. L'area bosniaca in questione è infatti nota per la produzione di marmellate e confetture soprattutto di lamponi. Ed è proprio sulle piccole produzioni locali che si basa il progetto Lamponi di Pace. Ovvero un piano di divulgazione che passa attraverso canali inusuali: le etichette delle confetture riportano la storia dei profughi che in questi ultimi anni stanno cercando di ritornare nelle loro terre d'origine e riavviare le basi di una società fondata sulla tolleranza delle differenze, ma che fino a poco tempo fa è stata divisa da una logorante guerra civile. La cooperativa permette a coloro che sono ritornati nei loro territori di poter lavorare. La maggioranza è costituita da donne vedove o con mariti invalidi e figli a carico che unite in cooperativa si sentono più forti e sicure.
La Cooperativa Agricola Insieme è nata a giugno del 2003 per iniziativa di dieci soci fondatori, in maggioranza donne. Oggi riesce a sostenere i contadini nella fase della produzione e si occupa della raccolta, della surgelazione, della trasformazione e della vendita dei prodotti. La scelta dei piccoli frutti rossi è coerente con la storia dell’agricoltura tradizionale dell’area, favorita da buone condizioni climatiche. Gli investimenti necessari a riprendere la coltivazione sono limitati, perché le terre sono già di proprietà delle famiglie dei produttori. Generalmente si tratta di piccoli appezzamenti da 1.000 a 5.000 mq. La Cooperativa produce nei suoi vivai piante di prima qualità di lamponi, more e piccoli frutti e le distribuisce a credito ai contadini perché il costo delle piantine è trattenuto dal ricavo della raccolta. Tecnici specializzati assistono e formano i produttori garantendo la sostenibilità del progetto.