Un’isola dei dolci a Scicli
Dall’estate scorsa il centro barocco di Scicli, non distante da Ragusa, è stato in gran parte pedonalizzato a vantaggio di chi visita la cittadina con gli occhi all’insù, perdendo lo sguardo tra chiese, conventi e monumentali facciate di palazzi nobiliari. La Passeggiata Aleardi, lungo il corso di un antico torrente di cui oggi conservano la memoria numerosi ponticelli in pietra e scorci suggestivi, è uno dei percorsi che più ha beneficiato del provvedimento. Proprio qui, da qualche giorno, l’ex chiesetta di Sant’Antonio, edificio risalente al XIII secolo, è rinata a nuova vita, completamente ripensata per diventare un tempio della pasticceria.
L’atmosfera, per dir la verità, è tutt’altro che sacrale, e anzi gli allestimenti disegnati dallo studio In Sensu nel rispetto delle preesistenze storiche invitano alla condivisione di uno spazio che ripropone lo spirito di una festa di piazza – “una pasticceria goliardica” la definiscono gli ideatori - con luminarie tradizionali e isole dolci, che culminano nella giostra centrale, tra cannoli riempiti al momento, torte colorate, fiabe di pane.
Il fil rouge del progetto, infatti, è legato al tema della fiaba, e tutto, dall’allestimento al menu, al calendario di iniziative per grandi e bambini che prenderà forma nei prossimi mesi, è stato studiato nel dettaglio per condurre gli ospiti nella dimensione di Don Tabarè, come recita l’insegna ben visibile sulla facciata dell’ex chiesetta, facendo riferimento all’antica funzione dell’edificio e al termine di origine francese con cui in siciliano antico si indicava il vassoio dei dolci (tabarè).
La pasticceria delle fiabe
L’idea nasce dall’incontro di due giovani imprenditori locali, William Raimondo e Antonio Sarnari, con Giovanni Galesi, direttore della Scuola Nosco di Ragusa Ibla (la scuola di enogastronomia mediterranea nata all’interno dell’antico Convento dei Cappuccini), che è la vera mente creativa dietro al progetto. Insieme hanno riunito un team di pasticceri e creativi motivati a realizzare un concetto di pane e pasticceria che rispettasse le tradizioni del territorio senza limitare il desiderio di proporre qualcosa di nuovo, costruito sull’idea di una giostra che riporta all’infanzia.
Dunque, nello specifico, il menu della casa (un libretto con personaggi da colorare per i più piccoli) si articola tra Carosello della pasticceria, Fiabe di pane e Giochi da bere. Si può curiosare tra i banchi all’interno e acquistare qualcosa da portar via, o accomodarsi all’esterno, all’ombra delle belle isole ricavate nel dehors sulla piazzetta seicentesca. E poi ci sono le collaborazioni importanti, perché sin dall’inizio il progetto ha puntato a coinvolgere le eccellenze locali, nell’ottica di una visione collettiva che valorizzasse il territorio ragusano e siciliano, facendosi cassa di risonanza e vetrina di specialità artigianali e d’autore.
Le collaborazioni d’autore
Ecco perché la carta dei dolci propone anche i dessert al cucchiaio di Claudio Ruta (La Fenice), Vincenzo Candiano (Locanda Don Serafino), che per la serata inaugurale hanno presentato rispettivamente una granita di birra con cladodi di fico d’india, la “Valle dell’Irminio” con carruba e miele. Coinvolti pure Accursio Craparo (Accursio Ristorante), Simone Sabaini di Sabadì, grande sostenitore del progetto (i suoi cioccolati sono in vendita tra i prodotti a scaffale, insieme alla pasta La Timpa, l’olio dei Fratelli Aprile, le essenze della Casa del Tè), Annalisa Dibenedetto per La Timpa, che fornisce le farine per la cialda dei cannoli (disponibili anche nella variante con crema di limone verdello). Completano l’offerta dolce gelati e cremolati di frutta di stagione e torte firmate Antonio Pitino (pasticceria Dolcesalato di Modica). Mentre pane e prodotti da forno salati sono realizzati sotto la direzione dei maestri di panificazione Davide Cicciarella e Maurizio Spinello (Forno Santa Rita di Caltanissetta) Lo spazio sarà aperto anche a eventi per il pubblico e proposte di collaborazione in arrivo da pasticceri, chef e panificatori che hanno voglia di mettersi in gioco.
Don Tabarè – Scicli (RG) – via Aleardi, 16a – dalle 11 a mezzanotte - www.facebook.com/dontabare/
a cura di Livia Montagnoli