Sempre sia lodato Angelo Motta, l’inventore del Buondì, ma soprattutto delle merendine. Quando esce, nel 1953, quella brioche confezionata ricoperta di glassa e granella di zucchero cambia per sempre l’industria dolciaria italiana. Il Buondì è infanzia, casa, spuntino a scuola. Certo, però, nonostante il dolce ricordo, resta un prodotto non proprio genuino. E allora perché non farlo in casa, anzi, in pasticceria, con tutte le tecniche del caso, oltre a grandi materie prime?
La pasticceria veneta a Milano
Ci ha pensato una new entry del mondo dolce milanese, Dolzeto, laboratorio delle delizie aperto a inizio novembre 2023 da Sandra Tasca, già titolare di un bacaro veneziano e un panificio di quartiere a pochi passi di distanza: Ciopa, tra i forni più giovani e promettenti della città.
Come si intuisce dal nome, questa bella insegna in zona Isola, dal design elegante giocato sui toni del blu, bancone in simil marmo bianco e legno scuro, valorizza la tradizione veneta, a cominciare dal re delle feste veronesi: il Pandoro. Presente tutto l’anno in declinazioni stagionali dolci e salate, in formati da 750 o 50 grammi, ora nell’edizione limitata al Select, il bitter veneziano.
Il Buondì artigianale
Ad affiancare il lievitato natalizio, una serie di prodotti di gran livello. “Frolle, sfoglie e lievitati” recita l’insegna, ed è vero, il dolce ha la meglio, ma qui si può assaggiare anche un grissino artigianale squisito, con semi tostati e sale Maldon, dalla pasta sfoglia fragrante, profumatissima, ricca di burro buono e friabile al punto giusto.
A fare la parte del leone, però, sono i lieviti del mattino: veneziane alla crema, kranz – specialità austriaca che mescola pasta brioche e sfoglia, perfetta per gli eterni indecisi – croissant, cornetti integrali e il mitico Buondì, una brioche sofficissima ripiena di una confettura di albicocche equilibrata, dolce al punto giusto, distribuita in dosi generose. Il tutto ricoperto dall’inconfondibile glassa di zucchero, eterea e deliziosa.
Presente, poi, anche il Pangoccioli, sempre a prova di gourmet. «Tutto nasce da un ricordo d’infanzia, quello delle merende da bambino, ma con ingredienti sani, dal gusto semplice… e una farcitura abbondante!» spiega il pasticcere Giorgio Saccone, che dopo aver trascorso anni nelle grandi cucine, ha scoperto l’amore per il mondo dolce e ha deciso di avventurarsi insieme a Sandra.
Biscotti e torte della tradizione
Per gli amanti delle frolle, ci sono crostate con frutta e crema, paste di meliga e Pevarini, i tipici frollini veneziani caratterizzati dalla presenza del pepe bianco, mentre per chi preferisse le torte morbide, un assaggio dell’amor polenta è irrinunciabile. Non mancheranno, poi, dolci delle occasioni: per Carnevale, per esempio, il laboratorio ha già promesso una bella produzione di fritoe veneziane.
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